Pisa, 17 aprile 2014 - MENTRE si stringe il cerchio interno all’assassino che domenica notte, in pieno centro storico, ha ucciso con un pugno al volto un bengalese, il questore Gianfranco Bernabei invita «gli amici dell’aggressore a farsi avanti e a venire in questura a chiarire la loro posizione, perché diversamente rischiano di rispondere del reato di concorso in omicidio». Secondo quanto comprovato dalla riprese delle telecamere della videosorveglianza comunale, Zakir Hossain, 34 anni (sposato e con tre figli, tutta la famiglia è rimasta in Bangladesh), è l’incolpevole vittima di un ingiustificabile e violentissima aggressione compiuta da un giovane probabilmente italiano (o comunque europeo) di corporatura piuttosto robusta, palestrato e che indossava un giubbotto.

L’energumeno ha prima offeso lo sfortunato aiuto-cuoco, che lavorava in un ristorante vicino a corso Italia, e poi — nonostante la vittima non avesse minimamente reagito alle provocazioni —, dopo essersi divincolato dagli amici (tre) che non sono riusciti a trattenerlo, ha sferrato un micidiale pugno sul volto del malcapitato bengalese che — per ancor maggior sfortuna — come se non bastasse ha prima urtato il capo contro lo spigolo del muro e poi lo ha battuto sulla pavimentazione stradale. E’ morto il giorno dopo.

Grazie alle numerose telecamere presenti in zona gli investigatori — che hanno sentito diversi testimoni — stanno montando una sequenza filmata. Il documento mostra l’arrivo del quartetto, la brutale aggressione, la precipitosa fuga fino a raggiungere la vettura (parcheggiata non lontano dalla stazione ferroviaria, ma senza tornare sui propri passi) con la quale hanno girato nel centro cittadino ancora diverso tempo prima di allontanarsi definitivamente. Il pm Giovanni Porpora ha conferito al medico legale Marco Di Paolo l’incarico dell’autopsia che sarà eseguita domani alle 10. L’avvocato Giovanni Frullano è stato invece nominato loro legale dalla vedova e dalla figlia maggiorenne di Zakir Hossain.

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