GENTILE DIRETTORE, d’accordo, c’è crisi e la gente non ce la fa non solo ad arrivare a fine mese, ma neppure a pagare il mutuo per la casa o l’affitto. E’ un problema grosso. Ma non è certo con la violenza che questi diritti avranno la possibilità di essere rivendicati e soprattutto accordati. Quello che è accaduto a Roma con gente che, armata di spranghe e sassi, ha cercato lo scontro con poliziotti che anche loro riescono a malapena a sbarcare il lunario, è stato un triste vedere.
E intanto i veri ricchi godono.

Katia Bossari, via mail

VEDE, signora Katia. gli scontri di sabato a Roma sono alimentati da professionisti itineranti della violenza. Che si spostano laddove germina l’insoddisfazione. Temo che non sia soltanto colpa del malessere sociale: la maggior parte di quelle persone che non arrivano alla fine del mese con i soldi o che non hanno un lavoro, non scende in piazza con le spranghe. Il disagio è però la “giustificazione politica”, se così si può definire, per chi si nutre di rabbia. Ovvio che non sia quella la strada per venire a capo dei problemi di sopravvivenza che affliggono molte famiglie. Il nuovo governo ha la responsabilità di disinnescare le situazioni più esplosive, corrispondendo con certezze alle aspettative che ha seminato: l’ottimismo che dobbiamo a noi stessi deriva dalle promesse che il premier ha fatto e che dovrà mantenere. Se i numeri confermeranno la leggera ripresa, i risultati concreti non si vedranno subito, quindi bisognerà avere un po’ di pazienza.