Viareggio, 7 aprile 2014 - Non moltissimi (una trentina in tutto) ma animati da una sincera passione per la tutela dell’ambiente e della città. Gli appassionati dell’associazione Surf Riding di Viareggio e di Terza Linea hanno nuovamente dimostrato con i fatti — rimboccandosi le maniche e indossando i guanti ma anche a mani nude — che cosa vuol voler dire «volere bene a Viareggio».

Per oltre tre ore infatti, in cambio di nulla se non di qualche accademico e cardinalizio «bravi ragazzi» hanno pulito il molo. «Uno dei salotti buoni della città — ha sottolineato il portavoce dei surfisti Daniel Ceragioli — non merita di essere trascurato in nessuno modo da chi lo tratta in maniera incivile: la nostra iniziativa vuole anche sensibilizzare tutisti e cittadini per una maggiore attenzione al rispetto dell’ambiente marino».

Ma che cosa ha prodotto la «caccia» ai rifiuti messa in atto per tutta la mattinata dai volontari? Di tutto e di più. «Abbiamo raccolto — racconta Ceragioli — sacchi e sacchi di lattine, bottiglie di vetro e soprattutto contenitori di plastiche che vengono abbandonati sul molo da coloro che che scelgono per mangiare anche i ‘piccoli ristorantini’ galleggianti lungo il canale Burlamacca». Ma la pulizia del molo ha anche consentito di recuperare un casco integrale da motociclistica e un bidoncino di plastica per la raccolta differenziata domestica.

«Non sappiamo quando potremo bissare questa iniziativa — ha concluso Daniele Ceragioli — visto che molti dei nostri associati fra non molto cominceranno la stagione estiva al lavoro. Comunque prima dell’inizio dell’estate ci piacerebbe concentrare la nostra attenzione sulla zona della Lecciona. Siamo convinti che anche troveremmo tante altre... sorprese: sì, lattine, vetro, contenitori di plastica. Speriamo che la gente prenda coscienza che lasciando sparse sul territorio tutti questi oggetti, a rimetterci sarà l’ambiente». E, aggiungiamo noi, anche il nostro futuro.