Viareggio, 16 febbraio 2014 - E ALLA FINE chi vuol essere lieto sia. Lo sarà sicuramente Matteo Renzi che è riuscito a conquistare la poltrona che ha a lungo rincorso e che — forse suo malgrado o forse no — lo costringerà a rinunciare a venire al Carnevale dove era stato invitato dalla Fondazione in qualità di sindaco di Firenze, culturalmente erede del Rinascimento fiorentino e di quel Lorenzo il Magnifico che coniò quel motto preso oggi in prestito dal Carnevale viareggino.

SARANNO lieti i bambini e i ragazzi, perché il Carnevale è soprattutto una festa per loro che rinnovano i costumi, che salgono sui carri, che vivono — da dovunque vengano — un pomeriggio diverso. Sarà lieta la città, o almeno la parte di essa visceralmente legata al suo Carnevale. Ma saranno lieti anche quanti (pizzaioli, camerieri, baristi, receptionist ecc. ecc.) che per un mese potranno prendere una piccola (grande) boccata d’ossigeno in un periodo difficile e di crisi per tutti. Perché la Fabbrica del divertimento non ingoia solo i soldi pubblici necessari per l’organizzazione del Carnevale, ma contibuisce anche a far girare l’economia in città e a creare posti di lavoro.

Sarà sicuramente lieto Stefano Pasquinucci, per la prima volta alla guida di quella fabbrica del divertimento che proprio lui come giornalista e uomo di spettacolo ha raccontato mille volte in mille salse. Ma adesso per lui sarà tutto diverso. «Forse solo ora — ha ammesso alla vigilia del primo corso — sto elaborando la responsabilità del mio ruolo. Avverto il peso della storia della manifestazione e delle sue potenzialità. Il nostro compito, in futuro, sarà quello di riuscire a far capire alle persone, agli sponsor e agli enti istituzionali quanto sia importante questa manifestazione».

Un percorso che Pasquinucci intende intraprendere, come più volte annunciato, con la più estesa partecipazione popolare. «Questo è e deve essere — ribadisce — il Carnevale di tutti. Credo che sarà un Carnevale coinvolgente con un programma che propone tanti avvenimenti. Sarà un Carnevale che porterà avanti i valori veri, come ad esempio, ci ha dimostrato ieri sera all’alzabandiera Marco Piagentini. Perché a Carnevale ci si diverte, senza mai perdere di vista la solidarietà, l’arte, la cultura».

IL CORSO di oggi pomeriggio (inizio fissato come da tradizione alle 15) diventerà anche il palcoscenico per un video musicale. Quello de «I Perturbazione». Il video con i mascheroni sullo sfondo sarà collegato al brano che il gruppo presenterà al Festival di Sanremo. Dunque anche loro saranno lieti, tanto certamente per essere stati scelti da Fabio Fazio fra i big in concorso e forse anche un pochino per poter effettuare delle riprese sui nostri viali a mare in mezzo a quei giganti di cartapesta che per loro rappresentano una novità assoluta.

Saranno lieti infine i carristi che vedono la fine delle loro fatiche e che si preparano a far uscire le loro creature: è un po’ come l’attore di teatro che alla prima dello spettacolo attende con ansia di vedere le reazioni degli spettatori e di cogliere nei loro occhi l’assenso o il dissenso per il lavoro svolto. Chi ha fatto satira politica (pochi per la verità) ha fatto ieri gli straordinari per apportare alcune modifiche (Allegrucci e Bertozzi, per esempio) dopo la staffetta di Governo fra Letta e Renzi.

Tutti lieti dunque almeno per la giornata di oggi. Almeno per il mese di Carnevale. Poi la Quaresima ci purgherà — lo sa bene ogni viareggino — e Pasquinucci & company dovranno affrontare la dura realtà rappresentata dai conti pubblici sempre più disastrosi del Comune di Viareggio, principale sponsor della manifestazione.
Ma ora godiamoci il corso nelle’edizione numero 141 della manifestazione. Tanto del doman non v’è certezza.
 

Paolo Di Grazia