Firenze, 13 gennaio 2014 - Un manovratore delle Ferrovie è morto nella notte a Firenze per il deragliamento di una motrice. E' accaduto alla stazione di Santa Maria Novella. Fabrizio Fabbri, 35 anni, di Vicchio del Mugello, padre di un bambino, è stato travolto dalla locomotiva senza che nessuno potesse niente. Sono stati i colleghi di lavoro a dare l'allarme. La Polfer è al lavoro per capire come l'incidente mortale sia potuto accadere. Importante sarà capire come mai la motrice sia deragliata. L'uomo era addetto alla composizione dei treni, stava preparando i convogli dei pendolari della mattina dopo. E' servita una lunghissima manovra per liberare il corpo dell'uomo dai binari. La procura di Firenze ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo. In tutto sono tre le inchieste: una della procura, una delle Ferrovie e una del ministero dei trasporti.

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TRENITALIA AVVIA INCHIESTA - In una nota Trenitalia spiega di aver già avviato un'inchiesta e aggiunge un particolare. "Inspiegabilmente risulta che il Sistema di sicurezza, che avrebbe arrestato il movimento del treno (Scmt), non risultava inserito durante l’operazione di trasferimento del convoglio". Trenitalia esprime le sue condoglianze ai familiari della vittima.

SCIOPERO DEI COLLEGHI - Intanto i colleghi dell'operaio morto hanno proclamato due ore di sciopero. Si fermerà il personale operante in attività legate alla circolazione dei treni, dalle 16 alle 17.59 di oggi, mentre il personale addetto agli impianti fissi, nelle ultime due ore della prestazione lavorativa sempre in data odierna. Lo sciopero è del gruppo Fsi della Toscana

"TUTTI I FERROVIERI VICINI ALLA FAMIGLIA DEL COLLEGA" - "Ancora una volta e in questa triste circostanza -scrivono le segreterie regionali di Cisl Fit, Cigl Filt e Uiltrasporti- vogliamo mettere in evidenza e segnalare a tutti, Società, Istituzioni, organi preposti e cittadinanza lo stato di difficoltà, dovuto principalmente alla mancanza di personale in cui versano gli impianti ferroviari toscani, e per la quale sono già in corso da tempo delle vertenze sindacali. Esprimiamo la vicinanza di queste Organizzazioni Sindacali e -conclude la nota- di tutti i ferrovieri alla famiglia del collega deceduto."

INDAGINE DEL MINISTERO - ''La sicurezza dei lavoratori, come dei viaggiatori, per noi non e' solo una priorita' ma e' una variabile indipendente e cosi' deve essere per tutti i soggetti impegnati nell'esercizio ferroviario. E' stata gia' avviata un'indagine da parte del ministero, che si aggiunge a quella aperta da Trenitalia, per chiarire la dinamica'' dell'incidente avvenuto ieri sera alla stazione fiorentina di Santa Maria Novella e costato la vita a un ferroviere. E' quanto dichiarato dal sottosegretario alle Infrastrutture e ai trasporti Erasmo D'Angelis che ha anche espresso il ''piu' sentito cordoglio'' ai familiari e a compagni di lavoro della vittima. ''Ho chiesto a Rfi e Trenitalia - ha aggiunto D'Angelis - di continuare a lavorare con la massima attenzione, vigilanza e rigore nel rispetto delle norme e delle procedure di sicurezza. Anche se i dati degli ultimi tre anni, grazie anche al lavoro svolto dai sindacati, indicano una diminuzione degli incidenti ferroviari occorre mantenere sempre alti i livelli di attenzione''.

LA PROCURA  - La procura di Firenze ha aperto un'inchiesta sull'incidente sul lavoro avvenuto la notte scorsa alla stazione di Santa Maria Novella e nel quale e' morto un addetto di Rfi, travolto da un treno. Sono dunque tre le inchieste: procura, ministero e Ferrovie. L'ipotesi di reato e' omicidio colposo, al momento a carico di ignoti.

SEQUESTRATA LA LOCOMOTIVA - Gli investigatori della polfer, coordinati dal pm di Firenze Filippo Focardi hanno sequestrato la locomotiva e hanno acquisito documentazione tecnica sugli scambi, sulla velocita' a cui viaggiava il convoglio, sulle dotazioni di bordo e sui sistemi di sicurezza. In base a quanto ricostruito con i primi accertamenti l'addetto Fs, che era il manovratore del convoglio, stava svolgendo l'operazione da solo.

LA LOCOMOTIVA SI SAREBBE MOSSA DA SOLA - Trasferendo il treno dal deposito al binario 2, prima di entrare in stazione, ha trovato un segnale 'rosso', a protezione dello scalo ferroviario. A quel punto il manovratore sarebbe sceso per togliere lo stop, ma il convoglio si sarebbe messo in movimento travolgendolo. Vista la presenza del segnale rosso, il treno sarebbe stato automaticamente deviato su un binario morto, percorrendo ancora una ventina di metri fino a raggiungerne la conclusione e a uscire dallo stesso binario.

SI VALUTA LA REGOLARITA' DELLE OPERAZIONI - Gli accertamenti degli investigatori mirano ad appurare la regolarita' delle operazioni, non ultimo se il manovratore dovesse scendere o meno dal convoglio e se la manovra doveva essere compiuta da una o piu' persone.

CISL: "PREVENZIONE ASSENTE" -  Le ragioni che hanno determinato l'infortunio mortale che e' costato la vita a Fabrizio Fabbri questa notte nella Stazione di S.M.Novella durante lo svolgimento del suo lavoro, dovranno senz'altro essere analizzate, ma se l'inchiesta aperta dalle Ferrovie dello Stato e dalla procura e' d'obbligo, e' ancora una volta la prevenzione la grande assente". Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Luigi Sbarra, commentando quanto accaduto a Firenze.   "La Cisl tutta - continua Sbarra - rivolge un pensiero di vicinanza e piena solidarieta' ai familiari della vittima. Purtroppo la tendenza alla riduzione delle risorse umane impiegate nelle diverse attivita' lavorative, specie quelle piu' operative e pericolose sta determinando un aumento di esposizione ai rischi sul lavoro che, non solo chiede un ripensamento profondo su queste scelte organizzative che si riflettono sulla tutela dei lavoratori, ma soprattutto un impegno considerevole nello sviluppo e rafforzamento degli interventi di protezione, analisi e valutazione dei rischi". "Praticare tagli lineari che si riflettono sulla salute e sicurezza sul lavoro- conclude Sbarra- non puo' in alcun caso essere una soluzione accettabile e praticabile, a partire da settori quale il trasporto, dove il numero degli accadimenti infortunistici e mortali registra un bilancio di costante allarme".