Siena, 3 dicembre 2013 - I SUOI AVVOCATI sarebbero pronti a dare battaglia nel Regno Unito, per porre riparo allo «scippo» della sua terza figlia, affidata da un tribunale dell’Essex ai servizi sociali inglesi. Ma la storia di una donna di 35 anni, nata a Chianciano e protagonista di un braccio di ferro che vede coinvolti anche il tribunale di Firenze, l’ambasciata in Inghilterra, il ministero degli Esteri e perfino deputati liberal-democratici, ha diversi punti interrogativi da chiarire. Anche rispetto alla versione dei legali della donna, Stefano Oliva e Luana Izzo, raccontata da Panorama che sarà in edicola oggi.

SECONDO le autorità inglesi, la donna sarebbe stata giudicata «pazza» e costretta a un parto cesareo forzato e a vedere la sua terza figlia affidata ai servizi sociali inglesi. La piccola è nata ad agosto del 2012, ma da mesi i servizi britannici vietano alla madre italiana di vederla e sono pronti a darla in adozione a una famiglia. I legali della madre, che oggi lavora come badante a Chiusi dopo aver tentato invano di essere assunta come hostess dalla Ryanair, parlano di «violazioni dei diritti umani», chiamano in causa le sedi diplomatiche e le associazioni d’oltre Manica. E dicono che la donna «non è pazza, ma soffre di sindrome bipolare, un disturbo depressivo molto diffuso, curato con dei farmaci. Oggi sarebbe pronta a prendersi cura della bimba e a riportarla in Italia». Mentre gli avvocati preparano le carte della sfida legale avvalendosi anche dell’aiuto di colleghi inglesi, a Chianciano si interrogano sulle possibilità di riuscita del duello. Nella città termale vivono, assieme alla madre, le altre due figlie della donna, hanno 12 e 5 anni e sono nate da padri diversi. Vivono con la nonna materna, per scelta della madre e dei servizi sociali, per le difficoltà economiche della famiglia.

LA NONNA però non sarebbe in grado di prendersi cura anche della bimba. Gli avvocati parlano di una zia a Los Angeles che sarebbe disposta all’affidamento delle bambine. Da qui i ricorsi al tribunale di Firenze, alla Farnesina e al potenziale braccio di ferro con le Corti di Sua Maestà.