Viareggio, 13 novembre 2013 - Oggi a Lucca è iniziato il processo sulla strage di Viareggio. Una ferita ancora aperta su una città che dalla giustizia attende risposte chiare. Quasi 4 anni e 5 mesi dopo quella terribile notte del 29 giugno 2009.

 

ECCO LA CRONACA DELLA GIORNATA

 

Durante la mattinata si è svolta la prima parte dell'udienza per chiarire se quell’incidente, che è costato la vita a 32 persone, fu il frutto di una serie nera di coincidenze imprevedibili o se invece fu figlio di una serie di colpe e negligenze attribuibili, secondo una precisa catena di responsabilità, a ciascuno dei 33 imputati dei quali sono presenti all'appello del giudice Gerardo Boragine: Daniele Gobbi Frattini, Giuseppe Pacchioni, Paolo Pazzadini e Massimo Vighini della Cima Riparazioni, una delle otto società rinviate a giudizio insieme a Fs, Trenitalia, Rfi, Gatx  Austria, Gatx Germania e Officina Junghental.

Dopo la pausa l'udienza riprende con le eccezioni della difesa. Gli avvocati delle società imputate  hanno contestato alla corte la validità della notifica della citazione in giudizio, poiché  nel decreto al responsabile civile risulta sconosciuto il mittente. Non indica poi nè quali sono i soggetti coinvolti nè quale sia la colpa che gli viene attribuita. L'avvocato D'Apote, di fs e Mauro Moretti, chiede al tribunale di valutare i requisiti di tutte (non solo quelle nuove) le parti civili e qualora venga ravvisato che questi requisiti non siano validi venga disposta d'ufficio l'esclusione con ordinanza. Cioè, chiede al tribunale di rivalutare l'ammissione di tutte le parti civili anche quelle già accolte in fase di udienza preliminare.

LO STATO NON SI COSTITUISCE PARTE CIVILE - Esaurito l'appello dopo oltre un'ora di udienza, iniziata alle 9.54 di stamani, lo Stato non si è costituito parte civile. Ad annunciarlo l'avvocato di Stato Gianni Cortigiani che rappresenta la Presidenza del Consiglio dei ministri e i Ministeri dell'Ambiente e degli Interni. L'avvocato ha spiegato che fra lo Stato e le assicurazioni di Fs e Gatx (la società proprietaria del convoglio che deraglio') ''c'è una transazione in fase di definizione'' per un risarcimento che il legale definisce ''sostanzioso''. La proposta di transazione in questo momento è all'esame dell'Avvocatura Generale, che la prossima settimana si riunirà per valutarla. Dopo servirà il via libera dei ministri e della Corte dei Conti. Al momento non è stata resa nota la cifra, ma si parla di alcune decine di milioni di euro. Oltre alle circa 100 parti civili che si sono costituite durante l'udienza preliminare stamani hanno fatto richiesta di costituirsi parti civili   fra gli altri, le associazioni Codacons e Cittadinanza attiva  e anche don Raffaello Piagentini, sacerdote di Carrara zio dei piccoli Luca e Lorenzo. Si è costituito parte civile il sindacato Cgil nazionale, regionale e provinciale.

I FAMILIARI DELLE VITTIME - Questa mattina i familiari delle vittime della strage di Viareggio erano fuori dal Polo fieristico di Lucca. ''Lo Stato se ne frega dei 32 morti e se ne frega di avere la verità''. Così Daniela Rombi, presidente dell'associazione 'Il mondo che vorrei', che raggruppa i familiari delle vittime della strage di Viareggio, ha commentato il fatto che la Presidenza del Consiglio e i ministeri non si siano costituiti parte civile al processo iniziato oggi per il disastro del 29 giugno 2009. ''E' una brutta cosa - ha aggiunto - .Tutti dicono che sono con noi, ma ora basta prenderci in giro. Il 9 agosto - ha continuato Daniela Rombi - lo Stato ha rinominato Moretti amministratore delegato di Fs. Quella di oggi è una logica conseguenza. Lo hanno nominato di nuovo alla guida del Gruppo nonostante fosse stato rinviato a giudizio. E' una linea che respingiamo e che non accettiamo''.

 

I familiari delle vittime sono arrivati al polo fieristico di Lucca uniti in corteo, con le foto dei loro cari strette sul petto e un cartellone per chiedere, nero su bianco, giustizia. Cosa e chi è responsabile dell'incidente che il 29 giugno 2009? Del deragliamento e della foratura di una cisterna carica di Gpl che ha innescato un'esplosione che è costata la vita a 32 persone? Accanto ai familiari, oltre ai rappresentanti delle istituzioni - il sindaco di Viareggio Leonardo Betti, la vice sindaco Gloria Puccetti e il presidente della Provincia Stefano Baccelli -  molti, tantissimi, viareggini, ma anche i familiari di altre vittime di stragi italiane che attendono verità.  come quella della Moby Prince. Fra le bandiere anche una con la scritta ''No tunnel Tav Firenze'' e quelle in cui si chiede uno ''stop'' agli sfratti e ai pignoramenti.

 

L'ultima fase dell'udienza si concentra sull'eventuale nullità del decreto di citazione in giudizio sollevata dai responsabili civili. Per la discussione sulle varie eccezioni rispetto alle costituzioni di parti civili, in particolare enti e associazione, l'udienza è già stata rinviata al 27 novembre