Massa Carrara, 28 luglio 2013 - Tragedia a Marina di Massa. Un uomo, Marco Loiola, 40 anni, campano, operaio dell' industria Solvay, ha sparato alla moglie, Cristina Biagi, 38 anni, poi si è suicidato. E' successo intorno alle 12,30. Teatro della sparatoria l'interno di un ristorante sul lungomare che si affaccia sulle spiagge affollatissime nell'ora di pranzo. Il marito - secondo quanto appreso - è entrato nel locale armato di pistola e ha sparato alla moglie due colpi, uno al viso e l'altro al torace, ferendola a morte. Poi è uscito e si è sparato.

Prima di raggiungere la donna, Marco Loiano, era andato a cercare quello che credeva il nuovo 'amico' della moglie, Salvatore Galdiero, 46 anni, di Napoli, muratore, in un locale di Marina di Massa, dove di solito si intratteneva con gli amici, entrando con la pistola in mano e chiedendo ad alta voce di lui. Non avendolo trovato era uscito in strada e si era diretto verso il mare. Poco dopo lo ha incrociato in bicicletta: lo ha visto svoltare in via Fosdinovo e lo ha rincorso iniziando a sparare da lontano, colpendo auto parcheggiate, e il muro del terrazzo di una palazzina dove stava pranzando una famiglia. L'ultimo colpo lo ha sparato in fondo alla strada prima di fuggire verso il ristorante dove lavorava la moglie. L'uomo ha cercato di fuggire in bicicletta, ma è stato raggiunto da sei colpi di pistola ed è stramazzato al suolo in strada.

Sono passati pochi minuti fra gli spari che hanno ferito Salvatore Galdiero e quelli hanno ucciso Cristina Biagi. E' quanto ricostruito dagli investigatori che stanno indagando su quanto avvenuto oggi. Dopo aver aggredito Galdiero Loiola e', infatti, salito in macchina, ha percorso pochi chilometri, ha raggiunto il lungomare dove prima di suicidarsi ha ucciso la moglie Cristina Biagi.

Salvatore Galdiero è stato immediatamente soccorso da un medico in vacanza che passava casualmente per via Fosdinovo. L'uomo in queste ore è in sala operatoria all'ospedale di Carrara. Le sue condizioni sarebbero gravissime ma, contrariamente a quanto appreso in un primo momento, e' stato soccorso e trasportato in ospedale dove ora i medici stanno cercando di salvargli la vita. Loiano, dopo aver colpito il conoscente della moglie, avrebbe raggiunto il ristorante e ucciso la donna. Durante la sparatoria in via Fosdinovo è stata centrata una terrazza, dove stavano pranzando quattro persone, un'auto in sosta e un cancello. Marco Loiano e la moglie Cristina Loiano avevano due figli che, al momento della sparatoria, erano a casa di una nonna dove sono stati rintracciati dai carabinieri.

IL MOVENTE: LA GELOSIA - Dietro l'omicidio c'è essenzialmente la gelosia. In base a quanto ricostruito dai carabinieri, Marco e Cristina si stavano lasciando, anche se formalmente non erano ancora separati. L'uomo riteneva che il responsabile fosse Salvatore, un conoscente di entrambi nonché cliente del bar dove Cristina lavorava. Nei giorni scorsi, Loiola aveva piu' volte minacciato la moglie, che da un po' era tornata a vivere dai genitori, insieme ai due figli di tre e dieci anni. La donna aveva presentato alcune denunce per stalking e in base a quanto si apprende, la Procura di Massa stava indagando e il pm aveva gia' affidato alcune deleghe di indagine. Marco era anche stato denunciato dalla moglie per violenza e minacce almeno due volte negli ultimi 10 giorni, secondo quanto risulta alle forze dell'ordine. L'ultima denuncia e' di 10 giorni fa: lei era andata dai carabinieri dopo essere stata picchiata. Analoga denuncia era stata presentata alla polizia. Cristina aveva chiesto la separazione al marito circa un mese fa. Le sue intenzioni erano quelle di farlo pacificamente, ma dopo aver ricevuto delle minacce da Marco, aveva deciso di andare per via legali. Non risulta comunque che la donna al momento avesse altre storie.

LA PISTOLA - L'uomo deteneva la pistola in maniera irregolare.

LE ULTIME PAROLE DELL'OMICIDA - "Salutami tanto i miei, saluta tanto la mia mamma". Sono le ultime parole pronunciate da Marco Loiano, prima di suicidarsi, rivolte ad una donna che tentava di fermarlo fuori dal ristorante mentre lui stava puntandosi la pistola contro. "Era pallido, sudato, tremava - racconta Nicoletta Bertini, proprietaria del bagno Maria Pia, accanto al ristorante dove l'uomo ha ucciso la ex moglie -. Ho provato a fermarlo, gli ho detto 'Ti prego, non farlo, anch'io sono una mamma' ".

I TESTIMONI -  ''Lei lo aveva denunciato spesso, viveva con i suoi genitori e lui veniva sotto casa a minacciarla''. Lo ha raccontato Maria, una vicina di casa dei genitori di Cristina Biagi, la donna uccisa oggi dall'ex marito che poi si e' suicidato. La vittima era tornata a vivere dai genitori insieme ai due figli. Un altro testimone, Andrea Pollastri, racconta un fatto che viene riportato nel ristorante dove e' stata uccisa la donna: "Qualche giorno fa l'ex di Cristina era venuto qua per parlare con lei ed hanno litigato, tanto che il padre di Cristina era intervenuto per cercare di mettere un po' di calma fra i due".

''Stavamo pranzando, con mezza serranda abbassata per non far entrare il sole, abbiamo sentito tre spari, poi un colpo fortissimo vicino alla finestra, che solo dopo abbiamo scoperto essere un proiettile finito sul muro del nostro terrazzo. Trenta centimetri e sarebbe passato dalla serranda e colpendo mia moglie''. A parlare è il proprietario di un appartamento che si affaccia in via Fosdinovo a Marina di Massa, dove Massimo Loiano ha sparato contro l'amico dell'ex moglie che ora si trova in sala operatoria all'ospedale di Carrara, ha ucciso la donna e poi si e' sparato. Nella strada si e' diffuso il terrore intorno alle 13,30: e' abitata da turisti, proprietari di seconde case, che si trovavano per lo piu' al mare, e da questa famiglia massese. ''Incautamente - dice l'uomo - siamo usciti sul terrazzo, dopo aver sentito i colpi, ma ho visto solo l'ombra dei due, uno che scappava, l'altro che lo rincorreva con una pistola in mano. Poi ho sentito un altro sparo. Solo dopo ho visto arrivare i carabinieri e le ambulanze''.

I CURIOSI SUL LUNGOMARE - A parte un piccolo capannello di persone davanti al ristorante Lorens, sul lungomare di Marina di Massa pochi segnali testimoniano che poche ore fa c'e' stata una tragedia. Le spiagge del lungo litorale sono di nuovo affollate come possono essere in una calda domenica di fine luglio. Sulla passeggiata persone di tutte le eta' in costume passeggiano fermandosi a comprare gelati e a sorseggiare bevande. Davanti al bar-ristorante Lorens, ci sono ancora le strisce delimitanti apposte dai carabinieri. Capannelli di curiosi si scambiano informazioni. Per il resto quasi nulla porta il segno di quanto avvenuto. I testimoni raccontano che dopo aver sentito gli spari i bagnanti sono fuggiti di corsa sulla spiaggia. Ci sono stati momenti di smarrimento e terrore. Dopo un paio d'ore tutto sembra normale. Con ogni probabilita' la gran parte dei bagnanti ancora non sa cosa sia successo.