Firenze, 2 luglio 2013 -  L’IDEA de La Nazione — una «festa toscana per l’estate» —ha messo radici robuste. Ora addirittura istituzionali. Cristina Scaletti, assessore regionale alla cultura, al commercio e al turismo, ha mantenuto la promessa fatta durante l’intervista di domenica: ieri ha preso carta e penna fissando l’apertura di un tavolo. L’appuntamento è per domani l’altro, giovedì 4 luglio, alle 10,30, nell’Auditorium del nostro nostro giornale.

Sarà un «tavolo» lungo: intorno al quale siederanno i rappresentanti dell’Anci, l’associazione che riunisce i comuni, le organizzazioni di categoria di commercianti, ristoratori, albergatori e dei balneari.
Obiettivo? Formare un comitato promotore e decidere le prime cose da fare, cominciando da quell’ideale fil rouge che la Scaletti vuole dipanare per coinvolgere tutti. Non a caso, l’incontro di domani l’altro servirà anche per mettere in campo le nuove tecnologie: attraverso web 2.0 e travel 2.0, il portale regionale del turismo, il social media team, Toscana Promozione e il sito de La Nazione. Chi vorrà intervenire, partecipare e proporre potrà farlo liberamente. Pechè l’intento è proprio quello di riunire la Toscana in uno sforzo festoso ma che abbia come fine anche quello di dare un calcio alla crisi. Per rilanciare, ripartire, investire. «E’ vero che la Toscana ha tutto, dalle bellezze naturali a un calendario fitto di iniziative culturali e ricreative, ma credo occorra anche un grande evento amplificatore», conviene la Scaletti. Che aggiunge: «La prima idea che mi è venuta in testa è stata per la costa: un lungo aperitivo, servito su un ideale tavolone capace di coprire il litorale, dal confine con la Liguria all’ultimo pezzetto della provincia di Grosseto. Ma con questo non voglio escludere le città d’arte, penso a Firenze, Siena e Pisa, e nemmeno la montagna, e qui penso all’Abetone e all’Amiata. Ma soprattutto non voglio prevaricare e decidere in anticipo. Lasciando la parola alla gente, di solito si raggiungono risultati impensabili. E questo mi pare il momento giusto perchè tutti possano avere libro sfogo creativo».
 

E’ piena di messaggi, in questi giorni la Scaletti, per lo straordinario risultato ottenuto in Cambogia: il riconoscimento delle ville e dei giardini medicei come patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco. Sa perfettamente che la Toscana è uno scrigno prezioso, ma è altrettanto consapevole che non sia più possibile vivere di rendita, sia pure puntando sul David di Michelangelo, sulla Torre di Pisa, su piazza del Campo, sul mare pulito. Bisogna «muovere» questa Toscana da sogno, farla vivere, magari tutta insieme, per offrire a chi ci viene a trovare anche quel che sappiamo produrre: vino e non solo. «Credo sia determinante puntare su una ripresa, una rinascita, un rilancio che facciano bene all’economia e anche allo spirito», conclude la Scaletti. Che aspetta giovedì per dare forma e sostanza a un’idea de La Nazione, trasformata dalla Regione in un piano operativo capace di coinvolgere la Toscana che vuol ripartire.
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Sandro Bennucci