Firenze, 20 maggio 2013 - “Una brutta esperienza, ma non smetteremo di fare volontariato. Certo abbiamo avuto tanta paura”. Sono le parole di Giulia e Alessandra Franco, due giovani volontarie fiorentine, vittime di una rapina finita nel sangue avvenuta in Madagascar.

Le due sorelle, di 28 e 23 anni, si trovavano da due giorni sull'isola di Nosy Be per svolgere un mese e mezzo di servizio medico di primo livello per la onlus 'Life for Madagascar'.

Per loro era la prima esperienza, fortemente voluta. Dopo due giorni, però, l'incubo: nella notte tra l'8 e il 9 maggio, cinque uomini armati di machete hanno fatto irruzione nella struttura in cui le due volontarie risiedevano insieme ad altre tre persone. I malviventi si sono fatti consegnare i soldi dai cinque italiani, circa 2000 euro, e secondo le autorità del luogo è stato proprio questo consistente bottino a salvare la vita ai volontari. Purtroppo i ladri, di cui si ignora la provenienza e l'affiliazione, hanno ucciso a colpi di bastone i due guardiani della residenza, marito e moglie di 60 anni. “Abbiamo provato a rianimarli - ricorda affranta Giulia - ma non c'è stato nulla da fare”.

Le sorelle Franco hanno raccontato la loro storia in Comune, davanti a Susanna Agostini, presidente della commissione Pace e relazioni internazionali, e al consigliere Marco Semplici della Lista Galli.“L'amministrazione è grata a queste due coraggiose ragazze perché nonostante la brutta esperienza non hanno perso la voglia di mettersi in gioco. Il volontariato è fondamentale e va incoraggiato. Siamo orgogliosi che molti fiorentini partano e portino avanti quest’attività -ha elogiato Agostini-. Tuttavia è bene ricordare che chi prende un impegno di questo genere sia non solo una persona competente in materia, ma possieda anche un'adeguata conoscenza del territorio e sia in contatto con le istituzioni. Ad ogni modo, in questo momento il Madagascar non è un posto sicuro”.

Quest'ultima convinzione ha spinto le due ragazze a raccontare la loro storia in Palazzo Vecchio: “Il Madagascar è ritenuto una zona abbastanza tranquilla, l'isola di Noby Be è caratterizzata da fondali marini bellissimi ed è meta per gli appassionati di diving - spiega Alessandra - Le stesse autorità locali tendono a non dare troppo risalto alla questione perché danneggerebbe il turismo, ma sono comunque preoccupate perché questi episodi continuano a ripetersi. Dopo il rinvio delle elezioni, che si dovevano tenere a maggio, la zona tutt'altro che sicura, soprattutto per i turisti meno preparati”.

di Giovanni Gaeta