Castagneto Carducci (Livorno), 3 maggio 2013 - I PANTALONI abbassati, una maglietta indosso, segni evidenti di strangolamento sul collo e una ferita sulla testa. Povera Ilaria, 19 anni appena, uccisa come una bestia e ritrovata così ieri mattina, in un campo pieno di olivi e verde, da una signora che stava portando a passeggio il cane. Il giallo di Castagneto Carducci, la Maremma livornese fatta di casati nobili e di vigneti pregiati, inizia così: con un corpo di donna giovane, trovato privo di vita in un’uliveta a due passi dal centro del paese. Un luogo appartato, nei pressi di un parcheggio pubblico, ma in linea d’aria vicinissimo a Castagneto. Un giallo in piena regola. Sono passate da poco le 11 quando in località Piantoni intervengono carabinieri del comando provinciale di Livorno. La ragazza è in mezzo agli ulivi, indossa gli indumenti intimi, un paio di pantaloni (si scoprirà successivamente che sono quelli con cui lavora in un ristorante) e una maglietta. I pantaloni, però, sono abbassati. Non ha documenti: la borsa, il suo cellulare e altri effetti personali sono spariti. E’ stesa sul selciato: la gamba destra leggermente sollevata, quasi a voler allontanare qualcuno. come se avesse lottato con il suo assassino. Ci sarebbero anche ecchimosi nella zona vaginale. Forse un tentativo di violenza sessuale al quale Ilaria avrebbe tentato di sottrarsi. Ipotesi.

NEI PRIMI MOMENTI dopo la scoperta dell’omicidio si pensa che il cadavere sia di una straniera. Si sparge perfino la voce che potrebbe essere Roberta Ragusa. Una voce con troppa fantasia. Solo in tarda mattinata quel corpo avrà finalmente una identità: quella di Ilaria Leone, 19 anni, troppo pochi per tutto, figurarsi per morire.
Ilaria la conoscevano molti da queste parti. Lavorava da una ventina di giorni in una delle pizzerie più conosciute del paese, «La Gramola». Una famiglia di gente semplice, la sua. Genitori separati, il padre Leonardo vive a Donoratico, lungo la vecchia Aurelia, dove fa l’autista. La madre, Rosaria Cariano, da una ventina di giorni abita invece a Castagneto dove le è stata assegnata una casa popolare. Quando ieri è stata chiamata dai carabinieri era ancora a casa, inconsapevole che la sua vita da lì a pochi minuti sarebbe stata stravolta per sempre. Lei ed il fratello di Ilaria, Mattia, di 25 anni, arrivano in via Garibaldi nella caserma dei carabinieri. L’urlo del ragazzo è agghiacciante quando afferra il cellulare e dice: «Hanno ammazzato Ilaria, zio vieni subito». La madre Rosaria è sconvolta, le urla di disperazione si sentono fin dalla strada. E’ necessario sedarla e per questo arriva un’ambulanza. Intanto il cadavere della figlia viene portato all’obitorio di Cecina a disposizione del medico legale. Oggi sarà effettuata l’autopsia e sarà così possibile stabilire con esattezza come Ilaria è stata uccisa. Nel frattempo, nella caserma dei carabinieri di Castagneto vengono sentite molte persone fra le quali i familiari e il titolare della «Gramola», la pizzeria dove lavorava Ilaria.

LE COSE CERTE: Ilaria mercoledì sera è uscita dal ristorante intorno alle 21.45, ha salutato gioviale come sempre: «Ci vediamo domani...». Poi è stata vista in paese con una collega tra le 22 e le 23. Avrebbe chiesto a un ragazzo di farle accendere una sigaretta, ma questo le avrebbe risposto che non fumava, così lei si sarebbe rivolta a un altro giovane. Niente di strano. Qualcuno, però, l’avrebbe poi vista parlare al telefono in maniera concitata. Stava parlando con la persona che l’ha uccisa? Fatto sta che la sua morte risale alla notte: probabilmente intorno alle 23.30. A quell’ora i cani di un’abitazione poco distante hanno iniziato ad abbaiare in maniera furiosa, come ha spiegato la padrona: hanno visto o sentito l’omicidio? I carabinieri per adesso non escludono nessuna ipotesi. Quella della violenza sessuale ma anche quella di un omicidio di impeto: l’assassino prima di fuggire si è infatti premurato di portare via i documenti e il telefono di cellulare della ragazza, forse perché la sua identità fosse scoperta con il maggiore ritardo possibile. Nella vita di Ilaria non sembrano comunque esserci lati oscuri, anche se la madre ad un certo punto davanti alla caserma dei carabinieri sarebbe stata sentita urlare: «Lo sapevo che non doveva frequentare quel tipo» riferendosi a un ragazzo del luogo. Un indizio o solo le parole di cieca disperazione di una madre che ha perso per sempre la figlia? Gli inquirenti per adesso non commentano: «Speriamo solo di poter fare presto chiarezza su tutto».