Boston, 15 aprile 2013 - Nella tragedia di Boston anche tanti maratoneti toscani che si sono trovati testimoni dell'attentato e del caos che ne è seguito. ''Ho sentito un rumore enorme, la festa si è trasformata in terrore e non ho più pensato a finire la gara'', ha raccontato all'agenzia Ansa, Paolo rossi, 48enne di Pescia.

Rossi ha visto il traguardo della maratone di Boston e poi la morte in faccia: fortunatamente ha mancato entrambi. ''Ero felice perché avevo rispettarto i miei tempi, ma della corsa ovviamente non m'importa, sono ore che piango".

Rossi fa parte di un gruppo di italiani accompagnati alla maratona dal preparatore atletico Fulvio Massini (dell'Agenzia 'Born two run'). Tra i tanti toscani, anche i due elbani Fausto Cavalca e Claudia Nassi e la pratese Cristina Bini.

Massini, su Sky, racconta quegli attimi tremendi, mentre cerca di capire dove siano gli altri componenti del suo gruppo: "E' successo tutto in una zona vicina all'arrivo, in un momento nel quale stava arrivando il grosso dei podisti. Ovviamente c'è molta confusione, ma la situazione mi pare sotto controllo".

Fausto Cavalca, raggiunto da Sky, ha raccontato: “Ho sentito due botte indescrivibili, ma ci siamo resi conto soltanto dopo che si trattava di bombe. In un primo momento non avevamo capito... Eravamo un gruppo di italiani, alcuni ci siamo ritrovati, altri li stiamo cercando, ma non è molto facile perché c'è una grande confusione. Noi comunque stiamo tutti bene".

''Eravamo una sessantina _racconta ancora Rossi_ e per quel che risulta a me stiamo tutti bene. Quanto agli italiani arrivati a Boston con altre agenzie, non ho elementi per dire niente di certo. Di sicuro restano il terrore e la tristezza che ho provato: era vicinissimo il traguardo e questi assassini hanno trasformato una festa in una tragedia. E' scoppiato il caos. Mia figlia, che aveva scavalcato una balaustra per correre al mio fianco gli ultimi metri, ha cominciato a piangere a dirotto, ci ha raggiunto di corsa mia moglie. Tra le lacrime, non riuscivamo nemmeno a parlare. Incredibile. I soccorsi sono scattati subito - aggiunge Rossi - e hanno isolato l'area dell'attentato. Così siamo tornati subito in albergo, dove ci troviamo ora, in attesa di notizie definitive su quello che è successo''.

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