Perugia, 11 aprile 2013 - Valerio e Riccardo Menenti sono stati arrestati oggi dalla polizia di Perugia con le accuse di omicidio di Alessandro Polizzi e tentato omicidio di Julia Tosti. Valerio Menenti sarebbe il mandante, mentre il padre Riccardo l'esecutore materiale dell'omicidio Polizzi e del ferimento di Julia.

E' quanto emerge dai capi di imputazione riportati nell'ordinanza firmata dal gip su richiesta della procura perugina. Per ciò che riguarda il movente, secondo la ricostruzione del gip, si delineerebbe una ritorsione dopo che Polizzi aveva più volte picchiato Valerio Menenti, che a sua volta aveva picchiato Julia. Ai due indagati viene contestata la premeditazione e la crudeltà.

A dare notizia dell'arresto oggi è stata una nota della procura firmata dal procuratore della Repubblica, Giacomo Fumu, che riportava l'esecuzione delle "due ordinanze applicative della custodia cautelare in carcere emesse dal gip presso il Tribunale di Perugia nei confronti di Riccardo Menenti e Valerio Menenti" eseguite dalla squadra mobile della questura.

Sempre secondo la nota della procura i due erano descritti come "gravemente indiziati del reato di omicidio in danno di Alessandro Polizzi e tentato omicidio in danno di Julia Tosti", avvenuto la notte tra il 25 e il 26 marzo in un appartamento di via Ricci, nella prima periferia di Perugia. I due Menenti erano stati iscritti nel registro degli indagati già nei primi giorni dell'indagine.

Valerio, 25 anni, pochi giorni prima del delitto, aveva avuto una violenza lite con Polizzi e la notte dell'omicidio si trovava in ospedale. Sia lui che il padre, 54 anni, di origini romane ma residente a Todi, si sono sempre professati innocenti. La procura precisa che le indagini sull'omicidio proseguono.

Intanto, i due indiziati dell'omicidio sono stati portati questa mattina nel carcere perugino di Capanne. Lo si apprende dall'avvocato Alessia Papi, che difende i due insieme a Luca Patalini. "Non siamo a conoscenza di sviluppi particolari delle indagini - spiega - e non abbiamo nulla da dire finché non entreremo in possesso dell'ordinanza di custodia cautelare".

Per domani restano comunque fissati gli accertamenti irripetibili che la polizia scientifica eseguirà su due auto e due moto degli indagati e sull'abitazione di Frontignano di Todi, abitazione di Riccardo Menenti e della moglie. Gli inquirenti vi cercheranno tracce di sangue o polvere da sparo.

Saputo dell'arresto Julia Tosti avrebbe detto, in lacrime: ''Penso ad Alessandro, il mio amore...''. Sono state queste le prime parole che la fidanzata del giovane operaio ucciso avrebbe pronunciato secondo quanto comunicato dal suo legale, l'avvocato Luca Maori.

La Tosti avrebbe poi proseguito affermando: ''E' una liberazione dal terrore in cui vivo''. In lacrime anche i suoi familiari, che proprio oggi hanno fatto installare un portone blindato alla casa dove abitano. Hanno ''paura di essere nuovamente colpiti'', ha spiegato l'avvocato Maori.

Il legale ha espresso apprezzamento per il lavoro di magistratura e polizia. ''Non possiamo ancora dire con assoluta certezza - ha sostenuto - che siano loro i responsabili dell'omicidio. Rilevo però che gli inquirenti hanno atteso prima di prendere qualsiasi provvedimento. Non è stata applicata repentinamente la misura cautelare ma sono stati approfonditi tutti gli elementi''.

La famiglia di Alessandro Polizzi ha accolto ''con sollievo e speranza'' la notizia degli arresti, anche se commentano "con cautela" gli sviluppi dell'indagine. I loro legali, gli avvocati Nadia Trappolini e Giovanni Rondini hanno affermato: ''La speranza dei genitori di Polizzi è che questa sia la svolta delle indagini. Per dare un volto a chi ha ucciso il figlio e dire perché lo ha fatto. Si augurano comunque che le indagini non si fermino''.
Il legale Trappolini ha quindi espresso apprezzamento per il ''lavoro eccellente'' fatto dalla procura e dalla squadra mobile di Perugia.