Castelnuovo Magra, 25 marzo 2013 - UN’IMMAGINE contenuta in un video nelle mani degli investigatori può dare una svolta, forse decisiva, alla caccia all’assassinio di Marisa Morchi, la pensionata di Castelnuovo Magra, uccisa a colpi di roncola 12 giorni fa nella sua casa di via Palvotrisia. Gli uomini dell’Arma erano entrati in possesso di tre video di privati che risiedono nelle vicinanze della «casa degli orrori». I fotogrammi dei filmati sono stati attentamente visionati ed uno di questi ha suscitato l’attenzione dei carabinieri. Ci sarebbe qualcosa che gli investigatori ritengono della massima importanza ed ora stanno effettuando una serie di riscontri. Contemporaneamente ci sono le analisi che vengono fatte dal Ris sui numerosi prelievi sequestrati e portati a Parma, fra cui anche i guanti che dovrebbero essere dell’assassino.

Ci vorranno però ancora una ventina di giorni per avere i primi risultati. Ieri pomeriggio, al termine di un altro vertice n Procura con la «taske-force» che opera sul caso, attorno alle 17 c’è stato un nuovo sopralluogo alla casa di via Palvotrisia.

C’era lo stesso Pm che coordina le indagini, il dottor Luca Monteverde, l’anatomo-patologo, dottoressa Susanna Gamba, e gli investigatori dell’Arma del comando provinciale della Spezia e della compagnia di Sarzana. Secondo quanto emerso il killer avrebbe però prestato la massima attenzione a non lasciare tracce. Pare infatti non ci sia alcuna impronta delle scarpe, nonostante il lago di sangue attorno al pavimento dell’ingresso della povera Marisa, per i colpi subiti che le hanno mozzato entrambe le mani.
 

ANCHE nella misteriosa incursione notturna effettuata nella notte fra sabato e domenica nella casa del delitto, tre giorni dopo l’omicidio, il killer non avrebbe lasciato tracce importanti. Tutto ciò lascia pensare ad una persona che abbia pianificato forse da tempo l’omicidio di Marisa Morchi e che, probabilmente, conosceva bene le sue abitudini. E’ della stessa opinione l’investigatore criminologo Ezio Denti che fra l’altro ha seguito un altro clamoroso caso di un’anziana trovata morta con le mani mozzate a Cocquio Trevisago, in provincia di Varese.

«In quella occasione, il caso è del 2009, venne arrestato un imbianchino — racconta il dottor Denti — Sto seguendo la vicenda di Castelnuovo e sarei disposto a intervenire nel caso la famiglia me lo chiedesse. L’idea che mi sono fatto su quanto accaduto a Marisa Morchi è che l’omicida sia un amico della vittima. Forse in questo momento vuol lanciare anche una sfida ai carabinieri. Se non ha lasciato impronte sul pavimento o tracce biologiche nei guanti è una persona intelligente che ha pianificato tutto. La cornice con la foto foto della vittima bimba gettata sul corpo della donna uccisa sta a significare una lunghissima conoscenza. Il gallo ucciso rappresenta invece una sfrenata voglia di vendetta».
Carlo Galazzo