Firenze, 24 marzo 2013 - “Boh ci ha lasciati ed ora è sul Ponte Arcobaleno. Ha potuto trascorrere gli ultimi mesi di vita amato e coccolato da Costanza, il suo angelo. Ci sono notizie che fanno veramente male e che lasciano il segno”: così Domenico Pazzi saluta su facebook il cocker Boh che ieri, sabato 23 marzo, è morto a Firenze.

Ha avuto giusto il tempo di trascorrere un mese e mezzo in una nuova e accogliente famiglia, in compagnia di altri cani. Boh, lo ricordiamo, fu trovato a febbraio in all'interno di un cassonetto dei rifiuti a Brozzi, in fin di vita, gettato lì dal proprietario senza scrupoli. La signora che sentì i suoi lamenti, si infilò nel cassonetto, prese il cane e lo portò subito dal veterinario il quale gli prestò le cure del caso. Il cane era denutrito e mal ridotto. 

Pochi giorni dopo le Guardie zoofile dell’Enpa risalirono al colpevole di un’azione così ignobile: si trattava di un ex appartenente alle forze dell’ordine ultraottantenne, residente nel Comune di Campi Bisenzio e che si giustificò dicendo che “il cane gli sembrava morto”. Tanto che prima di gettarlo nel cassonetto l'anziano proprietario gli aveva strappato con un coltello, il microchip sottocutaneo. L'uomo è stato denunciato dall'Enpa e il Comune di Firenze si è costituito parte civile nel processo.

Boh è stato curato e poi affidato alla signora che l'aveva trovato: il cane aveva bisogno di essere imboccato tre volte al giorno perché da solo non mangiava. Doveva essere accompagnato nella sua cuccia quando era stanco perché non riusciva ad andarci. Boh aveva un tumore al cervello, doveva prendere dei farmaci e andare spesso da veterinario: tutto questo non ha mai spaventato la sua nuova padrona, la signora  Costanza Giovannoni, grande amante degli animali.

Le condizioni di salute di Boh si sono poi aggravate e ieri se n'è andato. La signora Costanza è molto dispiaciuta e non ha voglia di parlare. La morte di un cane è un dolore, è un pezzo della famiglia che se ne va. “Voglio che abbia un po’ di serenità – disse quando lo prese in adozione - averlo salvato mi ha riempito il cuore”. E così è stato, la storia di Boh ha commosso tanta gente.

“Ora la giustizia degli uomini deve fare il suo corso - scrive Domenico Pazzi, ravennate che cura il blog www.inviaggioconlola.com dedicato ai suoi viaggi in moto con il cocker Lola - e ci auguriamo che la pena sia veramente esemplare”.

Il sindaco di Campi Bisenzio Adriano Chini, sollecitato sia da questo blog sia da tanti cittadini, a costituirsi parte civile nel processo a carico dell'anziano proprietario del cane, ancora non ha fatto sapere cosa intende fare. Sarebbe anche un segnale contro i maltrattamenti verso gli animali che nell'ultimo anno non sono certo mancati a Campi, come in altre città italiane.
 

M. Serena Quercioli