La Spezia, 27 dicembre 2012 - Don Piero Corsi lascia l'abito talare, poi il sacerdote ci ripensa e dice: "Smentisco di voler abbandonare i voti".  Il tutto dopo la polemica per un lo scritto col quale giustificava il femminicidio. ''Dopo una notte insonne per il dolore e il rimorso per la giusta polemica causata dalla mia 'imprudente provocazione' comunico che ho deciso di mettere da parte l'abito talare, del quale mi sento indegno'', aveva dichiarato. Il sacerdote ha poi annunciato che si prenderà qualche giorno di riposo.

"Smentisco di voler lasciare l'abito talare e di aver inviato alcuna lettera alle agenzie di stampa nella quale comunicavo questa decisione". Lo dice don Piero Corsi all'Adnkronos, precisando che "quanto scritto nel comunicato di questa mattina" che "non ho inviato io" ribadisce - "e' totalmente inventato".

Quanto alla vicenda di cui e' protagonista, don Corsi si dice "dispiaciuto per le ingiurie ricevute in questi giorni" ma ribadisce il "diritto di tutti a manifestare le proprie opinioni". Don Corsi ripete che il volantino esposto "non era altro che un articolo di giornale", si chiede se "cio' sia vietato" e ripete che "e' stato letto in maniera parziale". Si dice arrabbiato per "il trattamento ricevuto" dalla stampa e per "le ingiurie subite" alle quali pero' si sono accompagnate "anche manifestazioni di solidarieta'".

''Spero che la riflessione e la penitenza - era scritto nel primo comunicato, ora definito dal sacerdote falso - mi consentano un giorno di riconquistare quella serenità che ho oggi innegabilmente smarrito. Rinnovo ancora più sentitamente le scuse non solo a tutte le donne colpite dal mio scritto ma anche a tutti coloro che si sono sentiti offesi dal mio operato o dalle mie parole, in primis il giornalista verso il quale, in un momento d'ira, ho proferito quella ignobile parola''.

IL SINDACO: "IL VOLANTINO INDIGNA"

"Il volantino affisso da Don Corsi sulla bacheca della Chiesa, ci lascia sbigottiti e ci indigna profondamente". Cosi' il sindaco di Lerici Marco Caluri interviene sulla vicenda di Don Corsi. "Le affermazioni riportate - si legge in una nota del sindaco - sono estremamente gravi non solo perche' giustificano atti violenti contro le donne, ma sono molto pericolosi perche' ne inducono all'istigazione e ledono profondamente la dignita' femminile, la parita' di genere conquistata con fatica in ambito lavorativo, famigliare, politico, sociale e di tutto il vivere quotidiano". 

"Come se non bastasse - aggiunge - il polverone sollevato da questo delirante volantino, giunge in un momento estremamente critico e doloroso per la nostra comunita', scossa dal rapimento del giovane imprenditore Andrea Calevo".

"Proprio in momenti come questi la figura del Sacerdote dovrebbe essere determinante per trasmettere pace, speranza, senso di comunita', fratellanza, amore nei confronti del prossimo. Ci troviamo invece - scrive ancora Caluri - di fronte ad un episodio di grave discriminazione e intolleranza, e non e' la prima volta. Poco tempo fa Don Piero appese sulla bacheca della chiesa, vignette contro la religione islamica, anche queste, interpretabili di forte istigazione all'odio e alla violenza. Credo che a questo punto una riflessione sul suo ruolo di Sacerdote sarebbe quantomeno doverosa. La nostra comunita', sempre accogliente e coesa, e' profondamente scossa e indignata. Come sindaco di questa comunita', ma in primo luogo come uomo, non posso che condannare le brutalita' espresse da quel volantino farneticante, e apprezzo - conclude - il duro intervento del Vescovo".

NASCE UN GRUPPO FACEBOOK

un gruppo formato da oltre 50 persone che lo appoggia: 'Sosteniamo Don Piero Corsi', ovvero una "pagina che non incita in alcun modo alla violenza, ma sostiene un'opinione che chissa' in quanti condividono ma non hanno il coraggio di ammetterlo". Se Nicolo' si chiede "E' un pagina satirica, vero?", Fabio addirittura scrive: "Forza e Coraggio, Caro Don Piero. Oramai Satana ha lavato il cervello a tutti con questa bufala che uomini e donne sono uguali, sono la stessa cosa, sono...'interscambiabili'. Bravo. Che il Signore Ti benedica e protegga sempre". Anche una donna tra i sostenitori di Don Corsi: "Ha ragione", scrive Romina, "questa societa' sta diventando un mondo di froci e di puttane". Altre donne, utilizzando invece twitter, hanno organizzato una manifestazione per il 28 dicembre "alle 17.30" riservata alle "donne di Lerici e tutte quelle che possono esserci scendono in piazza contro il parroco".