Firenze, 16 dicembre 2012 - Paura per la piena di Ombrone e Bisenzio, due corsi d'acqua che hanno tenuto sotto scacco le province di Siena, Pistoia e Firenze. Con persone che sono state salvate in extremis e decine di interventi dei vigili del fuoco. Ci sono state anche diverse persone evacuate dai piani bassi delle case. Una situazione di grandissima allerta che ha visto coinvolta la Protezione Civile. A far gonfiare i fiumi una concorrenza di due fattori: le piogge e la neve che si stava iniziando a sciogliere dalle montagne. I maggiori disagi a Prato, dove due persone sono state salvate in extremis: si tratta di due senzatetto rimasti prigionieri sotto un ponte. A Campi Bisenzio un ponte è stato chiuso, quello di via Roma, mentre altri sono rimasti sotto strettissima sorveglianza. Ma ecco nel dettaglio cosa è accaduto nelle varie province.

PROVINCIA DI PRATO, VIGILE DEL FUOCO EROE SALVA DUE RAGAZZI

E' la provincia dove fin dal primo pomeriggio del sabato sono iniziati i problemi. Il Bisenzio si è gonfiato fino a raggiungere il secondo livello di guardia. Il problema più grave si è verificato al Ponte Mercatale. I passanti hanno visto due senzatetto che si erano rifugiati sotto il ponte ma che erano stati sorpresi dalla piena: ogni passaggio era stato ricoperto dall'acqua e non potevano più uscire dalle volte. Un vigile del fuoco del Saf si è calato e li ha imbracati, riuscendo a tirarli fuori da una situazione potenzialmente mortale, visto che il fiume si stava ingrossando a vista d'occhio.

«Grande impegno da parte di tutti — dice il sindaco di Cantagallo, Ilaria Bugetti — A Rio Allese abbiamo messo in sicurezza una decina di famiglie, che non possono attraversare il guado e che hanno una frana presistente, già sotto controllo dalla settimana scorsa. Abbiamo messo a disposizione, per prudenza, un servizio di scorta con la Vab che le famiglie possono chiamare quando debbono uscire per esigenze impellenti».

Sono stati evacuati un’ottantina di cani dal canile comunale «Il rifugio», in via Argine del Calice, minacciato dall’omonimo torrente. Un’operazione che ha tenuto impegnati protezione civile e tanti volontari che hanno sfidato la pioggia incessante e il fango per mettere in salvo gli amici a quattro zampe, che sono ospitati nella struttura del Calice.

PROVINCIA DI FIRENZE, IDROVORE IN AZIONE

Qui i problemi principali hanno riguardato Campi Bisenzio, dove il Bisenzio in piena ha costretto le autorità alla chiusura di un ponte, quello di via Roma, con la stretta sorveglianza di tutti gli altri. In provincia di Firenze segnalati allagamenti di lievi entita' a Barberino di Mugello (chiuso un ponte sul torrente Stura). Gli uomini del Consorzio di Bonifica dell'Area Fiorentina hanno subito verificato il corretto funzionamento delle paratoie a servizio degli impianti di Crucignano, Fosso di Piano e Viaccia. Successivamente sono state chiuse le porte vinciane del Fosso Reale e sono state attivate le idrovore delle tre stazioni di pompaggio. Alle 14, il Bisenzio ha raggiunto la quota assoluta di 37,20 m sul livello del mare all'idrometro di San Piero a Ponti.

PISTOIA, PROBLEMI PER L'OMBRONE, ESONDA IL FOSSO QUADRELLI

Idrovore al collasso e un quantitativo d’acqua che dalla montagna è sceso sulla piana facendo temere il peggio per qualche ora fino a quando, intorno alle 17 il fosso Quadrelli, ormai esausto per la ricezione delle acque dell’Ombrone, ha tracimato. I residenti della statale al Barba lo aspettavano ormai da ore, impauriti e arrabbiati, già con gli stivali ai piedi e decine e decine di sacchi di sabbia per contenere il danno.

Mezz’ora di panico, traffico in tilt nei pochi punti ancora transitabili e strade ormai quasi tutte chiuse: Quarrata, dalla Ferruccia e fino agli Olmi è rimasta isolata e accessibile solo alle forze dell’ordine, ai volontari in servizio e ai tecnici di Consorzio Ombrone e Provincia per alcune ore. Intanto, intorno alle 15 alla Ferruccia i volontari di Misericordia e Vab e i carabinieri intervenivano per allontanare i tanti curiosi che affollavano il ponte, senza però ottenere ascolto, tanto da rendersi necessaria la chiamata di due pulmini comunali per caricare la gente e portarla via.

“Via dagli argini e salite ai piani alti”, dicevano gli agenti della Municipale. La piazza della chiesa nel frattempo veniva fatta evacuare dalle macchine e dalle persone, al polo tecnologico veniva aperto un centro di raccolta per coloro che avevano lasciato la propria abitazione. Poi alle 18.30, grazie anche all’assenza di piogge, si è tirato un sospiro di sollievo, sono state riaperte via IV novembre, via Statale agli Olmi e il ponte alla Caserana e via del Falchero e si è tornati alla normalità poco dopo le 19.

A complicare una giornata già di per sé convulsa, che ha costretto molti ad “incrociare le dita” per scongiurare il peggio, l’assenza di corrente elettrica in diverse zone quarratine già a partire dalla mattina di ieri. Alle 19 si registravano ancora disagi in via di Folonica, dove ancora ci si illuminava con torce e candele. Frane a allagamenti anche a Pistoia.

L’Ombrone ha fatto paura per l’intera giornata in particolare al Bottegone, all’altezza del materassificio Permaflex dove nel primo pomeriggio di ieri mancavano solo 35 cm all’esondazione. Esondato il torrente Brana a Badia a Pacciana dove sembra mancassero i sacchi di sabbia per contenere l’acqua che comunque non ha creato disagi ai cittadini. Problemi anche per le famiglie di canapale, l’acqua del Bollacchione è arrivata al depuratore della zona entrando nelle case da docce e lavabi e ha provocato anche l’interruzione dell’anergia elettrica. Tante piccole frane in collina. le più importanti ad Arcigliano e nella tarda serata di ieri vicino alla cartiera San Felice : la strada comunale è stata chiusa per tutta la notte.