Firenze,  4 ottobre 2012  - Lo scontro è  durissimo e per ora nessuno sembra disposto a cedere. Le regole per le primarie di centrosinistra hanno approfondito ancora di piu' il solco fra Pier Luigi Bersani da una parte e Matteo Renzi dall'altra, con accuse reciproche di voler piegare le norme a proprio vantaggio. "Dico no a chi vuole fare i giochini sulle regole", ha chiarito oggi il sindaco di Firenze.

La trattativa e' in salita, ma sono in molti a ritenere che un compromesso onorevole vada trovato entro sabato ed e' fortissimo il pressing sul segretario a trattare con Renzi. Domani si riunira' la commissione statuto per la deroga che consente a Renzi di competere e per decidere la soglia di firme in sostegno dei candidati. Ma qualche segnale potrebbe arrivare anche sul fronte delle regole.

 

 La materia del contendere resta la modalita' di registrazione per il voto: per la segreteria e' una garanzia contro l'inquinamento del voto, per i renziani un ostacolo creato ad arte per disincentivare la partecipazione.  "Noi siamo d'accordo che serva un albo e per noi andrebbe anche enfatizzato, va bene anche il doppio turno, ma la registrazione in un luogo diverso dai gazebo in cui si vota e l'impossibilita' di votare solo al secondo turno se non ci si e' registrati al primo e' un ostacolo oggettivo alla partecipazione e questo lo sanno anche loro", ha spiegato all'Agi Roberto Reggi, coordinatore della campagna di Renzi. 

 

"Non si capisce perche' si debba rendere tutto difficile, se non pensando male", ha aggiunto, "questa complicazione favorisce le truppe cammellate e viene il dubbio che sia stata fatta apposta".
 

Con queste norme secondo Reggi si otterrebbe l'effetto contrario di chi, come ha detto Bersani, vuole impedire i
'Batman', vale a dire un voto organizzato da chi nel centrodestra volesse inquinare le primarie. "Cosi' ce ne
saranno tanti di Batman e con una partecipazione ridotta per via di queste regole il loro peso sara' anche maggiore", ha assicurato. Da qui l'urgenza di cambiare in tempo per sabato. "Io sto parlando con tutti per arrivare a una soluzione. Perche' dobbiamo farci la guerra?", ha sottolineato, "speriamo che il  segretario non sia ostaggio di chi ha paura di perdere la sedia". 

Fonte Agi