Livorno, 12 maggio 2012 - Paura per un nuovo attentato contro Equitalia. Bottiglie molotov sono state scagliate contro l'ingresso della sede livornese dell'agenzia di riscossione tributi. Le fiamme hanno danneggiato l'esterno della sede che si trova al piano terra di un edificio in via Indipendenza, nel pieno centro della citta' toscana. Sono stati alcuni abitanti della zona a lanciare l'allarme. Immediato l'arrivo dei vigili del fuoco, della Digos della polizia e degli artificieri. L'agenzia si trova al piano terra di un palazzo. Oltre alla molotov lanciata, e a quella inesplosa è stato trovato un altro ordigno inesploso: è un petardo, di quelli comunemente venduti in commercio. Si tratta di un atto intimidatorio, spiega la questura di Livorno.

E' spuntato un video in cui si vedono sei-sette persone che corrono nelle vicinanze delle sede di Equitalia, nei frangenti dell'attentato della notte scorsa. Sarebbe uno degli elementi alla base dell'ipotesi che si tratti dell'opera di un gruppo - gli investigatori ritengono dell'area anarchica-antagonista - e non del gesto di un singolo
esasperato dalle tasse
. Non ci sono rivendicazioni e non si ritiene che vi siano legami con il ferimento di Roberto Adinolfi a Genova.

Oltre alle bombe incendiarie, c'è stato anche il tentativo di appiccare un vero e proprio incendio.

Entrambe le molotov, secondo quanto appreso, sono state realizzate utilizzando bottiglie di birra e sono state lanciate attraverso la saracinesca a maglie del'ingresso della sede di Equitalia.

La zona in cui è avvenuto l'attentato è videosorvegliata, come recita un cartello proprio all'angolo della strada: dalle immagini dunque la polizia potrebbe capire di più della dinamica dell'assalto incendiario. Sulla saracinesca della sede data alle fiamme è comparsa tra l'altro la scritta "Equitalia boia".

 Dalla questura di Livorno viene spiegato che ''i danni sono minimi ma il fatto e' grave''.

Danni alla porta di ingresso, annerita la stessa saracinesca e i muri. I primi ad intervenire sul posto sono stati i carabinieri che hanno allertato i vigili del fuoco. A dare l'allarme, gli abitanti del primo piano del palazzo, che hanno visto il fumo salire. Le fiamme hanno attaccato la saracinesca ma lì si sono fermate, perché la porta è ignifuga. Sul posto e' poi intervenuta la digos. Sulla facciata del palazzo, proprio sotto le finestre della sede di Equitalia, compaiono anche scritte come 'ladri': sarebbero pero' vecchie e ricorrenti.

C'e' poi una scritta in rosso, ''lotta continua'', che sarebbe invece nuova. A Livorno, il 5 gennaio scorso, si era gia' verificato un altro episodio contro la sede di Equitalia: era stata recapitata una lettera con un proiettile calibro 7.65. Nella missiva che l'accompagnava l'autore specificava di non avere nulla a che fare con le ideologie anarchiche e l'ipotesi degli investigatori fu che si fosse trattato di un gesto isolato.

E' sempre ai primi di quest'anno, ma l'episodio emerse solo il 26 gennaio, era stata scoperta una busta con un meccanismo a orologeria a carica manuale indirizzata all'Agenzia delle entrate di Livorno. Al momento comunque non verrebbe ipotizzato alcun collegamento con quanto avvenuto.

IL VICEPRESIDENTE DEL SENATO CHITI: "CLIMA MOLTO PERICOLOSO"

''In Italia si sta creando un clima generale molto pericoloso: stiamo assistendo a atti di violenza gravissimi. Dal ferimento dell'amministratore delegato dell'Ansaldo a Genova ai numerosi attacchi contro le sedi di Equitalia, che si susseguono ormai ogni giorno e in ogni parte del Paese". Lo sottolinea il vice presidente del Senato, Vannino Chiti.

"Gli scontri a Napoli che hanno portato al ferimento di 12 persone; le molotov lanciate questa notte contro la sede di Livorno; il pacco bomba inviato alla direzione generale di Roma: non possiamo sottovalutare questi fatti. E' necessaria la massima fermezza per stroncare il ritorno di ogni forma di eversione, di aggressione, di intolleranza. Le proteste diventano illegittime se abbandonano il terreno della legalita'. In momenti di tensione -sottolinea Chiti- anche per i colpi della grave crisi e' ancor piu' necessario promuovere i valori del dialogo e della democrazia".

IL PD: "EPISODIO CHE PREOCCUPA"

''Le molotov di questa notte contro la sede livornese di Equitalia sono di una gravita' assoluta e vanno ad alimentare un clima gia' preoccupante per gli altri episodi di violenza di questi giorni. In un momento come questo, in cui si tornano a sentire ipotesi di terrorismo, dobbiamo fare quadrato tutti, politica e societa', per la legalita' e la democrazia''. Cosi' il segretario regionale del Pd della Toscana, Andrea Manciulli e Marco Ruggeri, consigliere regionale e membro della segreteria, esprimono la condanna per le bombe molotov che questa notte sono state scagliate contro la sede livornese di Equitalia.

''In un momento in cui la crisi economica che le persone vivono e' davvero pesante - aggiungono Manciulli e Ruggeri - occorre che chiunque voglia creare tensione con attentati sempre piu' frequenti sia individuato e fermato''.

LA CONDANNA DEL SINDACO COSIMI

Ferma condanna da parte del sindaco di Livorno Alessandro Cosimi per l'attentato contro la sede cittadina di Equitalia. ''Per quello che si capisce dalle prime indagini - ha affermato Cosimi - si ha la sensazione che il livello di qualita', in senso ovviamente negativo, di questo episodio, si sia innalzato rispetto a quanto gia' accaduto in passato, e che si sia di fronte ad una aggressione vera e propria. Ritengo - rileva il sindaco - che la citta' di Livorno abbia tutti gli anticorpi per isolare queste frange violente che sbagliano, e sbagliano in maniera grave. Bisogna solo condannare questi fatti e alzare il livello di attenzione contro ogni forma di violenza, assolutamente da rigettare''.

PARLA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE ENRICO ROSSI

“Nessuna giustificazione nè comprensione per simili atti efferati di terrorismo a bassa intensità che collocano chi li compie fuori dal consesso democratico. Esprimo la mia piena solidarietà ai lavoratori di Equitalia e mi auguro che le forze dell’ordine e la magistratura individuino e colpiscano rapidamente gli autori di questo atto grave”.

Lo afferma il presidente Enrico Rossi commentando il lancio di due bombe molotov contro la sede di Equitalia a Livorno. “Penso che un sistema tempestivo ed efficace di riscossione sia necessario e irrinunciabile – prosegue il presidente – La riscossione coattiva è l’ultima fase di un lungo processo. Forse occorre ancora intervenire per introdurre nuove dilazioni e rateizzazioni o per ridurre l’incremento dei diritti di mora. Tuttavia le tasse vanno pagate”.

“Si facciano meno blitz – aggiunge il presidente Rossi – e più controlli diffusi e costanti, che possono contribuire a creare un clima disteso. Così come i partiti, a cominciare da quelli della maggioranza, per finire con quelli dell’opposizione, stiano bene attenti a non fomentare le proteste. Il PdL ci ha portati nel caos e adesso invita a non pagare le tasse, per non parlare della Lega o delle invettive di Grillo. A mio parere si tratta di un vero e proprio sovversivismo delle classi dirigenti, che si sposa con antichi vizi del paese”.

“Da parte nostra – conclude – continuiamo con la lotta all’evasione fiscale, che nel 2011 ha portato nelle casse della Regione 160 milioni di euro. Ce ne attendiamo altrettanti per il 2012. Così come continuiamo nell’attività di revisione e qualificazione della spesa regionale, per trovare più risorse per i servizi, la sanità, la scuola”.
Su questo è intervenuto anche l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, sottolineando la gravità di un atto che avviene, fra l’altro, a pochi giorni dall’attentato al dirigente di Ansaldo a Genova. “E’ un fatto gravissimo – afferma – perchè si inscrive in un contesto che punta a ricreare un clima di tensione nel nostro paese. Credo che il governo debba prendere spunto da questi atti per rilanciare l’impegno per l’equità sociale e la ripresa dello sviluppo in modo da togliere così ogni possibile spazio ad una pericolosa deriva culturale o ad atteggiamenti giustificazionisti di un nuovo terrorismo”.