Siena, 2 aprile 2012 - E' morto nella tarda serata di sabato, nella sua casa di Monteriggioni, il semiologo Omar Calabrese in seguito ad un infarto. Aveva 63 anni. Erano le 22,30, stava guardando la televisione con la moglie. La notizia è stata data da Maurizio Boldrini, suo collaboratore, e dalla professoressa Gabriella Piccinni, docente all'Università di Siena, dove Calabrese insegnava.  

Oggi il feretro lascerà la casa, dove ora è esposto all'omaggio di amici, colleghi e familiari, e sarà accompagnato a palazzo San Galgano, sede della facoltà di Lettere, dove alle 16 i docenti lo ricorderanno con una cerimonia laica. Calabrese sarà poi cremato.
 

Nato a Firenze nel 1949 e laureato in Storia della lingua, Omar Calabrese era docente di Teoria della comunicazione e aveva tenuto lezioni anche in universita' straniere: Parigi, Bilbao, Barcellona, Aarhus, Yale, Harvard, Berlino, Bogota', Buenos Aires, Zurigo, Salonicco, Mannheim, Lisbona, Bucarest. Docente a Bolologna e poi a Siena, Calabrese e' stato visiting professor in universita' di mezzo mondo. Autore di libri soprattutto sulla semiotica della pittura, ma anche curatore di programmi televisivi per Rai e Mediaset, ha diviso il suo impegno accademico con quello politico.


Nel 1995 è stato tra i promotori dell'incontro alla Certosa di Pontignano, la riunione a porte chiuse degli esponenti del centrosinistra che posero le basi per la nascita dell'Ulivo del quale e' stato considerato uno dei 'padri', e, successivamente, nel 1997, dell'incontro al Castello di Gargonza con Prodi. E' stato consigliere comunale a Bologna, assessore alla cultura del Comune di Siena, consigliere della Presidenza del Consiglio dei ministri per l'editoria e la comunicazione, presidente dell'Associazione italiana di studi semiotici, della Fondazione mediateca regionale toscana e del Corecom, il comitato regionale radiotelevisivo della Toscana.

Aveva diretto le riviste Alfabeta, Rivista illustrata della comunicazione, e Metafore, e collaborato ad altri periodici culturali come Casabella, Viceversa, Estudios semioticos, Versus - Quaderni di studi semiotici. Aveva inoltre fondato Carte semiotiche. Come giornalista aveva collaborato al Corriere della Sera, Panorama, El Pais, La Repubblica, l'Unità. Ha curato i contenuti culturali per le Esposizioni Universali di Vancouver, Brisbane, Siviglia, Genova e Hannover. I suoi libri sono tradotti in dieci lingue. Nel 2010 ha ottenuto il Prix Bernier dell'Accademia di Francia per il miglior libro d'arte dell'anno (L'art du trompe-l'oeil).

 

I MESSAGGI DI CORDOGLIO - I tanti messaggi di cordoglio per la scomparsa improvvisa di Omar Calabrese arrivano dal mondo accademico ma anche politico.

ROMANO PRODI - "Ricordo Omar Calabrese con affetto e con gratitudine. Abbiamo condiviso le importanti prime riflessioni sull'Ulivo e le prime fasi della sua costruzione. Il contributo di Omar è stato fondamentale perché ha messo generosamente a disposizione la sua professionalità e la sua passione. Mi unisco al dolore dei suoi familiari e di tutti i suoi amici".

ANGELO RICCABONI, RETTORE DI SIENA - "La scomparsa del professor Calabrese priva l'Ateneo di un grande intellettuale, oltre che docente, un grande studioso le cui opere hanno inciso nel mondo accademico e culturale, italiano e internazionale". "Siamo rimasti attoniti - ha detto, invece il preside Venuti - di fronte a un evento del tutto inatteso che addolora fortemente la facoltà di Lettere. Con Omar perdiamo un amico, un collega e uno studioso di grande levatura intellettuale e morale, conosciuto nelle universita' europee e statunitensi".

VANNINO CHITI, PD- ''Esprimo il mio sincero cordoglio per l'improvvisa scomparsa del semiologo Omar Calabrese. Con lui l'Italia perde uno studioso di fama mondiale che aveva dato lustro al nostro paese con le sue lezioni tenute in prestigiose universita' d'Europa e del mondo. E' doveroso anche sottolineare il suo impegno nel campo dell'editoria e nelle istituzioni: nelle amministrazioni comunali di Siena e Bologna e alla Presidenza del Consiglio. Ricordiamo Omar Calabrese anche come uno dei protagonisti della nascita dell'Ulivo, una pagina significativa della storia del centrosinistra e di tutta la politica italiana. Ai familiari la mia vicinanza in questo momento di dolore''.

ENRICO ROSSI, GOVERNATORE DELLA TOSCANA - "Con Omar Calabrese scompare un intellettuale che ha saputo spaziare in numerosi campi, dalla semiotica alla cultura, alla politica, alla televisione, all'arte, all'amministrazione pubblica. La Toscana lo ricorda come docente universitario e assessore a Siena e come presidente del Comitato regionale delle comunicazioni e della Mediateca regionale, ma anche come protagonista della nascita dell'Ulivo. Di lui mi resta il ricordo di un'intelligenza brillante accompagnata da un un sicuro rigore che lo hanno portato a compiere un percorso umano ed intellettuale di grande rilievo. Porgo alla sua famiglia, a nome di tutti i cittadini toscani, le mie più sincere condoglianze''.  

ANDREA MANCIULLI, SEGRETARIO TOSCANO PD - "Se ne va un intellettuale, uno degli studiosi più importanti del paese e non solo, che con la sua attività ha dato prestigio alle nostre università. Se ne va una figura che anche alla politica e alle istituzioni non ha mancato di dare il suo contributo". Così Andrea Manciulli, segretario del Pd della Toscana, ha commentato la notizia della scomparsa improvvisa di Omar Calabrese, esprimendo cordoglio a nome di tutto il partito.

MATTEO ORFINI, PD - "Se ne è andato un intellettuale raffinato, un uomo curioso del mondo che ci ha aiutato a interpretarlo. Uno studioso che non ha mai lesinato critiche alla politica, ma non ha rinunciato ad impegnarsi in prima persona come ricordano a Bologna, dove fu consigliere comunale, e Siena, assessore alla cultura".

IL SINDACO DI SIENA, CECCUZZI - ''La morte di Omar Calabrese è una grave perdita per l'Ateneo senese e per tutta la nostra comunità. Calabrese è stato un punto di riferimento per il mondo accademico nazionale ed internazionale. Calabrese, fiorentino di nascita, ha vissuto per oltre venti anni a Siena, città che ha amato e che lo ha visto ricoprire anche il ruolo di assessore alla cultura. Solo pochi giorni fa, parlando di 'senesità' Calabrese disse che questo valore si poteva riassumere in tre elementi: nell'attaccamento al territorio, nella compattezza sociale e nell'aiuto reciproco simboleggiato dalle Contrade e nell'amore per l'estetica. Ci ricorderemo di lui anche per queste parole''.