Isola del Giglio, 27 gennaio 2012 - Si è concluso dopo oltre cinque ore l'interrogatorio del primo ufficiale di coperta Ciro Ambrosio, presso la Procura di Grosseto. Il primo ufficiale è l'unico altro indagato oltre al comandante Francesco Schettino nel naufragio della nave Costa Concordia all'Isola del Giglio. L'accusa è di
omicidio colposo plurimo
. Visibilmente stanco all'uscita dalla Procura Ciro Ambrosio non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Ai giornalisti che gli chiedevano come si sentisse Ambrosio, espressione del volto tirata, sguardo incerto, sicuramente in difficoltà nel trovarsi attorniato da taccuini e telecamere, si è limita a dire: "Non si vede?".

"Abbiamo risposto a tutte le domande in maniera che riteniamo esaustiva - ha detto il legale - abbiamo dato tutte le spiegazioni che ci hanno chiesto". L'avvocato Catalano ha aggiunto che i pm hanno chiesto la massima riservatezza e, inoltre, anche su richiesta della difesa di Ambrosio l'interrogatorio e' stato secretato. Non e' previsto che Ambrosio venga risentito nuovamente a breve, ha aggiunto l'avvocato, dando quindi appuntamento al 3 marzo, giorno in cui ci sara' l'incidente probatorio sulla scatola nera.

Ambrosio è sceso per ultimo dalla sua parte, quando non c'era più nessuno dal suo lato, dopo Schettino". Lo ha detto il suo difensore all'uscita dalla Procura di Grosseto.  "Ambrosio è arrivato a nuoto a riva - ha precisato il legale - e quando è arrivato sullo scoglio il comandante Schettino era già lì".

Il legale ha precisato che il suo assistito è indagato "perché da Civitavecchia aveva il comando della nave e poi, nei pressi del Giglio, è stato esautorato dal comandante Francesco Schettino che ha deciso autonomamente cosa fare".

Ciro Ambrosio è "il primo ufficiale di coperta - ha sottolineato l'avvocato - ma prima di lui ci sono altri tre superiori quindi - ha ribadito ai giornalisti che chiedevano se Ciro Ambrosio potesse opporsi alla manovra dell'inchino - il responsabile è solo chi comanda".

Ambrosio lavorava da quattro-cinque mesi sulla nave", ha spiegato il legale che ha sottolineato come la "Capitaneria era al corrente della rotta stabilita". Il difensore inoltre ha specificato che Ambrosio, al contrario del comandante Francesco Schettino non è stato sospeso dalla compagnia Costa Crociere.
 

Qualche metro piu' avanti c'era suo padre, che e' andato a recuperare la vettura con cui poi i due si sarebbero allontanati. "Sono sicuro che mio figlio uscira' completamente pulito da questa tragedia, ne sono certo...", ha detto l'uomo.