Terni, 20 ottobre 2011 - Il magistrato di sorveglianza di Spoleto ha dato disposizione alla Asl di Terni di provvedere alla somministrazione, a  spese proprie, delle cure ormonali di un transessuale rinchiuso nel carcere ternano.

L'Azienda sanitaria non è d'accordo con la decisione dl magistrato, per questo ha impugnato l'ordinanza. L'asl, infatti, non intende sostenere le spese dei farmaci per il carcerato.

Le cure ormonali, nel frattempo, vengono garantite al transessuale dal carcere di Terni così come è stato disposto dallo stesso magistrato di sorveglianza spoletino, competente anche per la struttura ternana.