Grosseto, 1 ottobre 2011 - UN ARRESTO CARDIACO mentre si trovava sul ponte della nave da crociera sulla quale stava attraversando il Mediterraneo in viaggio di nozze. Poi un soccorso in alto mare e il ricovero in un ospedale di Cipro dove, ieri, sedici giorni dopo il malore, il suo fisico si è arreso. A 27 anni. Ventisette anni che avrebbe compiuto a dicembre. E’ la notizia che ieri mattina ha trafitto Alberese, frazione del comune di Grosseto che si affaccia sul Parco naturale della Maremma, una distesa di macchie, boschi, torrenti e verde, tanto verde che arriva a tuffarsi in uno degli specchi di mare più protetti della costa toscana. Ed era proprio il mare che Massimiliano Rossi aveva scelto con la moglie Ilaria come compagno per quello che avrebbe dovuto essere il viaggio più bello della sua vita, quello da raccontare a tutti mostrando le foto delle tante località visitate durante la crociera. Invece no. Invece il destino ha scritto un finale diverso, devastante, assurdo e difficile da capire.
 

 

MASSIMILIANO e Ilaria si erano sposati il 10 settembre, a Grosseto, nella chiesa del Cottolengo. Il giorno successivo erano salpati e martedì 13 — su Facebook — avevano inviato le prime foto della nave. «Ecco — sembrava volessero dire agli amici — guardate dove siamo, guardate che meraviglia». Poi tutto si è trasformato in un incubo. Massimiliano era sul ponte e all’improvviso si è accasciato a terra, perdendo subito conoscenza. Un malore la cui gravità è apparsa subito chiara, tanto che il comandante della nave ha chiesto soccorsi in grado di trasferirlo in ospedale. Da Cipro è partito un elicottero della Marina degli Stati Uniti che ha raggiunto al largo la nave e a caricato Massimiliano, facendo ritorno sull’isola dove il giovane è stato ricoverato in un ospedale che, fino a qualche anno fa, faceva parte delle strutture dell’Onu. Intubato, in rianimazione, con una prognosi riservatissima. Non ha mai più ripreso conoscenza. A Cipro sono poi arrivati anche i familiari, i genitori, il fratello, la cognata e poi anche la moglie, che per raggiungerlo ha dovuto attendere che la nave facesse uno scalo e poi prendere un aereo. Le sue condizioni hanno sempre lasciato speranze nulle, ma Massimiliano non è mai stato lasciato solo. Anche se ci si doveva aggrappare a una speranza che non c’era più.
 

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