Toscana, 18 agosto 2011 - L’AMORE significativamente, e non certo una storia a luci Rossi come si potrebbe parodiare visto il cognome di uno dei due protagonisti della vicenda. Succede che a Siena la direttrice dell’Asl, Laura Benedetto, si sia dimessa dall’incarico per «motivi personali». Intendendo con ciò la relazione affettiva che, da un anno, ha con il presidente della Regione, Enrico Rossi.

 

ENRICO ROSSI è lo stesso che, da assessore alla Sanità, l’aveva nominata nel ruolo fra le polemiche. Ed è anche lo stesso che, da Governatore, era di fatto il suo superiore. Ma può l’amore al tempo dell’antiberlusconismo, dare anche solo adito a un ipotetico conflitto d’interessi passionali?
Così, per evitare possibili addebiti etici e siccome l’amore è come la guerra (prima o poi va dichiarato) la Benedetto lo scorso 2 luglio ha preso carta e penna e ha scritto al suo amato-superiore: «Mi dimetto».

 

Non rimarrà per la strada Laura, questo no (pare sia destinata a un incarico nella camera di commercio di Firenze) ma il gesto concordato col governatore-compagno dovrebbe almeno sedare i chiacchiericci che circolavano, malvagi, sul loro conto. «Per diverso tempo la nostra città si è fatta prendere per i fondelli da questi», ha garbatamente commentato anche ieri la Lega di Siena.

 

Sia come sia, da quando la Benedetto ha consegnato le dimissioni (che scatteranno dal prossimo settembre) le apparizioni della coppia innamorata di ritorno (lei ha 46 anni, lui ne fa 53 fra qualche giorno e ha un figlio di 23 anni avuto dalla ex moglie) si sono fatte, come dire, più pubbliche. Lo scorso ferragosto, tanto per citarne una, i due lo hanno passato pranzando a lume di riflettore alla festa dell’Unità di Chiusdino, in una sorta di colazione da Tiffany rusticana. Nessuna dichiarazione da pare di lui sul futuro legale del loro rapporto (gli amici smentiscono però ipotesi di matrimonio) e nessuna concessione al gossip mediatico.

 

L’esatto contrario di quanto scelse di fare a suo tempo il predecessore di Rossi, Claudio Martini. Costui, alla vigilia delle elezioni del 2000, chiamò un giornale per rivelare: «Sto da dieci anni con una donna che si occupa di filosofie orientali. Penso che ci sposeremo», salvo poi qualche tempo dopo richiamare il giornale per correggere il tiro: «Per colpa della politica sono di nuovo single».

 

Frase ingenerosa, col senno di poi, visto che qualche anno dopo, nel 2006 per l’esattezza, Martini sarebbe convolato a nozze con la giovanissima Arianna (allora 32enne con lui 55enne) conosciuta sui banchi degli uffici regionali dove lei lavorava come funzionaria. L’amore non conoscerà pure ragioni, ma la Regione Toscana di amori nati fra le sue stanze ne conosce eccome.