Livorno, 18 febbraio 2011 - Un uomo di 39 anni, un marocchino che vive a Livorno, è stato arrestato dalla squadra mobile livornese in esecuzione di misura cautelare. I capi di imputazione che hanno portato in carcere l'uomo sono molteplici: sottrazione e trattenimento di minore all'estero, abbandono di minore, violenza sessuale su minore e tentata violenza privata. La minore 'rapita' è la figlia dell'uomo, una bimba di 4 anni, sottratta alla madre,ritrovata in Marocco grazie a un annuncio su Facebook.

Secondo quanto reso noto dalla polizia, durante la sua permanenza in Marocco la bambina sarebbe stata
abbandonata ad alcuni parenti
del padre e messa anche a lavorare. I presunti abusi sessuali subiti dalla piccola da parte del padre - sempre secondo una nota della questura - sono emersi da confidenze fatte dalla piccola, e sarebbero avvenuti in Italia.


L'indagine ha preso avvio dalla denuncia fatta alla polizia dalla madre. Secondo quanto spiegato, nel settembre
scorso il padre, con la scusa di voler festeggiare il compleanno della piccola, era riuscito a prenderla e a portarla poi in Marocco, all'insaputa dell'ex moglie. Alla richiesta della donna di riavere la figlia, l'uomo avrebbe minacciato di sfregiare lei e di uccidere la figlia se avesse fatto denuncia. Tornato poi in Italia, senza figlia, e fermato dalla polizia, il padre aveva raccontato di aver lasciato la piccola a un parente in Marocco.


Era stata quindi allertata l'Interpol, ma è stato grazie a Facebook che la bimba è stata rintracciata: una parente della mamma ha inserito un annuncio, a dicembre ha risposto una donna che vive in un piccolo paese sulle montagne marocchine. La madre, insieme alle autorità locali, è riuscita così a riabbracciare la bambina che, spiega la questura, "viene ritrovata deperita, agitata, impaurita, completamente sporca, con segni fisici evidenti di maltrattamenti, affidata dal padre ad un parente di 70 anni e ad una donna". I due le avrebbero affidato il compito di badare alle capre e di fare le faccende.