Firenze, 2 febbraio 2011 - Partita ieri, in Commissione ambiente e lavori pubblici della Camera, la risoluzione a firma di Raffaella Mariani e Franco Ceccuzzi del Pd per fermare l’introduzione del pedaggio sul raccordo Siena-Firenze.

 

I parlamentari hanno chiesto la convocazione di tutti i soggetti coinvolti nella vicenda a partire da Anas – che interverrà in Commissione domani, Regione Toscana, le province di Firenze e Siena, le associazioni dei consumatori e le categorie economiche. Il governo con il viceministro Roberto Castelli (Lega Nord) si è arroccato a difesa del pedaggio. Polemiche dei deputati del pd che ritengono "inaccettabile il fatto che il ministro Matteoli privilegi il Gran raccordo anulare di Roma e la Salerno-Reggio Calabria, escludendole dal pedaggio, e penalizzi invece le strade toscane".

 

Intanto, dopo la conferma del presidente della Fondazione Monte dei Paschi Gabriello Mancini, sulla disponibilità di finanziare l’eventuale progetto esecutivo di messa in sicurezza dell’Autopalio, ieri anche Michele Gremigni, presidente dell’Ente Cassa di Firenze, ha ribadito la sua posizione. "Le infrastrutture sono un asset strategico - ha detto Gremigni - e come sempre siamo pronti a fare la nostra parte, in sintonia con gli enti locali, nel caso l’iniziativa partorisse effetti concreti".

 

"Si tratta di un primo risultato – è il commento del presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, che aveva lanciato l’invito alle Fondazioni – che insieme al collega Simone Bezzini, incassiamo volentieri dopo la nostra mobilitazione, per la quale abbiamo organizzato anche il Siena-Firenze day del 12 febbraio. Mi auguro che anche altre realtà fiorentine aderiscano all’iniziativa che come province di Firenze e Siena stiamo portando avanti, e che il Governo receda il prima possibile dalla scandalosa idea di chiedere il pedaggio di una strada-mulattiera".

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