Perugia, 13 gennaio 2011 - Nuove parti del corpo di Olinto Leandri, tra cui la testa, sarebbero stati trovati nelle ultime ore dai carabinieri del nucleo operativo di Perugia. I militari si starebbero muovendo sulla scorta delle indicazioni fornite dal figlio Antonio, fermato con le accuse di omicidio e soppressione di cadavere.

 

Sulla vicenda gli inquirenti mantengono il riserbo assoluto, ma da indiscrezioni altre parti del cadavere, smembrato dopo l'assassinio, oltre a quelle rinvenute a fine dicembre sul Monte Tezio, sarebbero state rinvenute in diverse parti dell'Umbria, dove l'omicidio le avrebbe disseminate.

 

In particolare la testa in un fosso vicino San Terenziano nei dintorni di Todi. Intanto i Ris di Roma continuano a lavorare nell'appartamento di via dei Cartolari, dove sarebbero state rinvenute tracce di sangue e dove, secondo le prime ricostruzioni, pare sia avvenuto l'omidicio negli ultimi giorni di novembre. È attesa nelle prossime
ore la decisione sulla convalida del fermo da parte del gip.

 

Intanto Antonio Leandri, il 53enne fermato ieri, ha incontrato questa mattina in carcere il suo legale Sabrina Castellani. Il legale ha avuto un lungo colloquio con il suo assistito che ha definito "sereno" anche se non è riuscito a dormire durante la notte.

 

L'avvocato, che non ha voluto soffermarsi sui particolari dell'indagine, si è limitato ad affermare che durante l'interrogatorio di Leandri "sono emersi indizi di reato a suo carico che hanno portato al fermo".