Viareggio, 10 gennaio 2011 - Ferite al collo causate da ''manovre costrittive'', altre ferite al capo forse provocate da una caduta: è il primo esito dell'autopsia sul corpo di Rajmonda Zefi, 30 anni, la madre di due bambini scomparsa il 31 dicembre da Stiava (Lucca) e di cui il marito Francesco Quinci, in carcere con l'accusa di omicidio volontario, ha fatto ritrovare il cadavere l'8 gennaio dopo averlo nascosto.

 


L'analisi autoptica è durata sei ore ed è stata effettuata dal medico legale Stefano Pierotti, incaricato dalla procura di Lucca. Secondo i primi risultati dell'autopsia, il decesso potrebbe esser stato causato da asfissia, come se la donna fosse stata stretta al collo, mentre le ferite al capo sarebbero state provocate dalla caduta sulle scale di casa avvenuta in una lite col marito.