Viereggio,  12 dicembre 2010 -  Paura per un gruppo di speleologi, ma in realtà si trattava solo di un falso allarme.  Tutta colpa di un sms partito all'ora sbagliata.  

Si temeva che il gruppo - composto da otto persone - fosse rimasto bloccato in una grotta a causa di un crollo, così sono scattate le ricerche  in Alta Versilia. E' quanto spiegano dal Soccorso alpino toscano e i carabinieri.  

Tre squadre di soccorritori   - carabinieri, Cai e vigili del fuoco -  comunque, si sono calate nelle grotte del monte Corchia, nel comune di Stazzema (Lucca), alla ricerca degli speleologi, che dovevano condurre delle misurazioni. Pare che i soccorritori siano entrati in contato con il gruppo e che abbiano ricevuto rassicurazioni.

I carabinieri avevano trovato una Fiat Punto che potrebbe appartenere a uno degli speleologi. L'auto era parcheggiata vicino al pozzo Suzanne e all'Antro del monte Corchia, una caverna che porta a 53 chilometri di gallerie e pozzi, nel comune di Stazzema (Lucca).
 

Lo speleologo che per sbaglio stamani ha fatto partire un sms con richiesta di aiuto è stato denunciato per procurato allarme . In base a quanto ricostruito dai carabinieri, l'uomo, 42 anni, di Ponsacco (Pisa), vigile del fuoco volontario, si e' avventurato nell'Antro del Corchia con un gruppo di altri quattro speleologi impegnati nella mappatura della zone non turistiche della grotta.

 

Per precauzione, l'uomo ha lasciato in auto il suo cellulare, impostandolo per inviare automaticamente un sms d'allarme alle 22.30 nel caso in cui il gruppo non fosse tornato prima di quell'ora. Ovviamente, se
non ci fossero stati contrattempi, il messaggio sarebbe stato cancellato prima dell'ora di invio.
In base a quanto ricostruito, pero', l'uomo si sarebbe confuso e avrebbe digitato 10.30 invece di 22.30.
Cosi', complice un fraintendimento con chi ha ricevuto quell'sms, sono scattati i soccorsi.
 

 

Raggiunti dai soccorritori nella grotta, gli speleologi - ignari di quanto avvenuto - sono apparsi stupiti. Il quarantaduenne ha chiesto scusa dicendosi costernato, ma e' scattata comunque la denuncia.
I soccorritori impegnati sono stati 43, di cui 29 della squadra speleologica e 14 di quella alpina.