Viareggio, 22 ottobre 2010 - La famiglia di Daniele Franceschi ha deciso di far tenere i funerali domani pomeriggio alle 15.30.


La decisione di svolgere i funerali mentre sono ancora in fase di accertamento le cause della morte, è stata presa dalla madre dopo che ieri si è conclusa la seconda autopsia, dopo quella effettuata in Francia.


''Mi sembra che sia ora di dare l'eterno riposo a mio figlio dopo quasi due mesi che il suo corpo non ha pace'', ha detto la mamma, Cira Antignano.


Daniele Franceschi sarà tumulato nel cimitero di Viareggio, accanto al padre. Il funerale, offerto dalla Misericordia di Viareggio, si terrà nella chiesa di Sant'Antonio, la parrocchia cui appartiene la famiglia Franceschi.

 

 

L'autopsia non ha svelato segreti"corpo deteriorato e senza organi"

 

Nessun segno evidente di violenza sul corpo di Daniele Franceschi. E nemmeno "qualcosa che faccia pensare che i francesi abbiano fatto strane cose" nell’eseguire l’autopsia.

 

Questi i risultati dell’esame necroscopico effettuato ieri dal dottor Lorenzo Varetto, medico legale che si è occupato dei casi di Cogne e Garlasco e che ieri ha attirato i riflettori dei media sul caso del giovane viareggino morto, in circostanze da chiarire, il 25 agosto scorso nel carcere di Grasse dove era detenuto da febbraio con l’accusa di avere usato una carta di credito falsa in un casinò di Cannes.

 

Il perito, incaricato dai legali della famiglia, gli avvocati Maria Grazia Menozzi e Aldo Lasagna, si è trattenuto nell’obitorio dell’ospedale Versilia per un paio d’ore, dalle 12 alle 14, effettuando "una vera e propria autopsia", come ha poi sottolineato uscendo. Un’autopsia che, però, non ha convinto la madre di Daniele, Anna Cira Antignano. "Io, quando vidi il cadavere di mio figlio, notai dei segni sul naso e nel viso: non me lo dimentico", ha commentato la donna ieri pomeriggio. "E comunque i francesi hanno conservato male il corpo. E hanno tenuto gli organi. Perché? Voglio saperlo".

 

Il medico. "L’autopsia è distruttiva, di per sé — ha spiegato Varetto dopo l’esame — e prelevare gli organi non è “stravagante”. Certo, il cuore sarebbe bene riaverlo per dimostrare le cause della morte", ha aggiunto, riferendosi all’infarto indicato dai francesi come causa del decesso. Quanto all’eventualità che Daniele possa essere stato picchiato, "non sarebbero emersi elementi riconducibili ad un pestaggio, ma abbiamo comunque prelevato campioni di muscolatura per vedere, attraverso gli esami istologici, se ci sono ecchimosi". E sul naso, "per riscontrare una rottura servirebbero esami più approfonditi".

 

La salma. Dubbi più consistenti, invece, rimangono sulla conservazione del corpo. "Un cadavere da conservare per tempi brevi va tenuto a +4° come hanno fatto i francesi. Ma per periodi più lunghi bisognerebbe tenerlo a -20° e questo non è accaduto: ma non ne devo parlare io, devono farlo gli avvocati", ha chiosato Varetto. E i legali? "Rimangono dubbi — ha detto Menozzi — sulle cause del decesso: gli esami ai quali Daniele era stato sottoposto prima di morire, dopo che aveva lamentato dolori al petto, avevano rivelato un aumento degli enzimi cardiaci, preludio di un possibile infarto. Ma non fu ricoverato. Perché? Va chiarito questo". Per farlo, però, bisognerà esaminare il cuore. Chiedendolo ai francesi.