Viareggio, 18 ottobre 2010 - L’ITALIA si mobilita davvero. Finalmente. Sul caso di Daniele Franceschi, il 34enne carpentiere viareggino morto in circostanze tutte da chiarire nel carcere francese di Grasse alla fine di agosto, la Farnesina comincia a fare la voce grossa. E si stringe intorno ai familiari, soprattutto alla madre Anna Cira Antignano che il ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, ha deciso di incontrare nei prossimi giorni.

 

CASO INTERNAZIONALE. Ieri, il capo di gabinetto del ministro, Pasquale Terracciano, ha chiamato l’ambasciatore francese a Roma, Jean Marc de la Sabliere, per chiedere ‘diplomaticamente’ alle autorità francesi di disporre a livello centrale una verifica sulla correttezza dell’operato a livello locale. Una richiesta in realtà più pressante di quanto possa apparire, visto che segue quella già avanzata pochi giorni fa dallo stesso ministro, che al rientro in Italia della salma di Daniele (il 14 ottobre) aveva voluto un dettagliato resoconto della vicenda e delle diverse fasi del caso. Ieri, dunque, la svolta dettata dallo sdegno suscitato in Italia dagli ultimi particolari di questo vero e proprio giallo internazionale: in primis, le condizioni della salma, arrivata all’ospedale Versilia in pessimo stato di conservazione e priva degli organi interni, tanto che il medico legale Alessandro Grazzini ha potuto effettuare solo un accertamento esterno (i cui risultati saranno resi noti, probabilmente, domani). E nemmeno si sa cosa se potrà fare di più il professor Lorenzo Varetto dell’Università di Torino, al quale la famiglia si è rivolta per un’autopsia privata ma, comunque, "autorizzata dalla Procura della Repubblica di Lucca — ricorda l’avvocato della famiglia, Aldo Lasagna — che al momento ha aperto un fascicolo contro ignoti: per ora l’ipotesi di reato è omicidio colposo". L’esame dovrebbe essere effettuato in settimana, forse mercoledì, all’ospedale Versilia.

 

L’INCONTRO. Il ministro Frattini aveva già incontrato Anna Cira Antignano dopo il primo viaggio della donna in Francia e le aveva assicurato l’impegno del Governo italiano per fare piena luce sulla vicenda. Nei prossimi giorni, stando a quanto si è appreso ieri, il ministro incontrerà di nuovo i familiari di Daniele. «Sono davvero contenta, finalmente qualcosa si sta muovendo», ci ha detto ieri pomeriggio Anna Cira, che era a casa in compagnia della cugina Grazia Biagini. "Sapere che incontreremo di nuovo il ministro ci dà un po’ più di speranza — ha aggiunto quest’ultima — : vogliamo giustizia, Daniele è morto ma non c’è un colpevole".

 

LETTERE. Intanto, si attendono risposte anche dai «piani alti» francesi: la madre di Daniele ha scritto una lettera a Carla Bruni, il sindaco di Viareggio, Luca Lunardini, ha a sua volta inviato un appello a Nicolas Sarkozy. "Nell’attesa — ci ha detto ieri il primo cittadino — apprendo con soddisfazione la notizia dell’incontro fra il ministro Frattini e i familiari: sono pronto ad accompagnarli io stesso alla Farnesina".
 

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