Viareggio, 14 ottobre 2010 -  Il corpo del giovane viareggino di 36 anni morto in carcere a Grasse (Francia) il 25 agosto scorso, forse per violenze subite nella detenzione, è stato esaminato dal medico legale Alessandro Grazzini all'obitorio dell'ospedale Versilia in attesa dell'autopsia autorizzata dalla procura di Lucca. 

 

''E' giunto in Italia in condizioni pessime'', dice Cira Antignano, la madre di Daniel Franceschi. ''Dall'ispezione di oggi emerge che Daniele ha il setto nasale fratturato per le violenze subite - dice la donna - Ma, soprattutto, non ha organi: mancano occhi, fegato, milza, cervello. Non riesco a capire perché. Il corpo è in stato di decomposizione avanzatissimo perché anziché conservarlo a 22 gradi e' stato a tenuto temperatura normale''.
''Comunque - aggiunge - non mi arrendo, andremo avanti, perchè vogliamo giustizia per quello che hanno fatto a Daniele''.

 

Ieri Cira Antignano è stata arrestata, picchiata e poi rilasciata mentre protestava davanti al carcere francese chiedendo il rimpatrio della salma e la verità sulla morte del figlio.''A Grasse la polizia mi ha dato un calcio alle costole - racconta - mi hanno ammanettata solo perche' volevo vedere mio figlio dopo che insieme a mia cugina Maria Grazia abbiamo esposto uno striscione utilizzando un lenzuolo sul quale abbiamo scritto 'Carcere assassino me lo avete ammazzato due volte'.E' stato a quel punto che la polizia e' intervenuta e mi hanno fermato. Meno male che mia cugina ha fatto in tempo ad informare il console altrimenti rischiavo di essere ancora oggi in carcere. Lui mi ha fatto liberare e siamo riuscite a riportare, se pur in queste condizioni, Daniele a Viareggio. Vogliamo che l'autopsia venga fatta in tutti i casi''.
 

 

''La verità - precisa l'avvocato Aldo Lasagna - è che le autorità francesi non hanno mantenuto i patti che avevano fatto con la Farnesina: il corpo doveva rientrare in Italia integro, cosa che non e' avvenuta. Una vergogna per un paese civile e democratico come vorrebbe essere la Francia''. Stasera il consiglio comunale di Viareggio discutera' della vicenda. ''Io e mia cugina Maria Grazia Biagini - dice Cira Antignano - siamo state invitate dal sindaco Luca Lunardini a essere presenti''. Inoltre, ha portato la sua solidarieta' a Cira Antignano, la madre di Marcello Lonzi, il detenuto livornese morto a 29 anni nel carcere di Livorno nel 2003 in seguito ad un infarto secondo le fonti ufficiali, per maltrattamenti secondo la famiglia.
 

 

''Ho denunciato il pm - dice Maria Ciuffi, mostrando le foto del figlio con il volto tumefatto alla madre di Franceschi - sono andata in Cassazione e se non bastera' andro' avanti ancora. Cira Antignano non si deve arrendere, vada avanti, mi meraviglio che politici non siano andati in Francia per darle forza. Le staro' vicino''.