Firenze, 18 agosto 2010 - ''Credo che in un mondo normale non ci sia bisogno di un'ordinanza del sindaco per chiedere di pulire le scritte dai muri dei musei''.

 

Questa la dichiarazione del sindaco di Firenze Matteo Renzi che risponde ai giornalisti in merito all'ordinanza, in base alla quale la Soprintendenza per il Polo museale fiorentino dovrà ripulire muri e facciate di alcuni luoghi artistici fiorentini.


 

''Se la Soprintendenza avrà bisogno di qualche giorno in più, perchè siamo ad agosto, non è un problema - ha continuato Renzi - l'importante è il principio: quei muri vanno puliti''.

 

''A fronte di un grande afflusso di turisti - ha aggiunto - chi incassa i soldi dei biglietti dovrebbe almeno tutelare i muri esterni''. Il sindaco ha spiegato di essere in attesa ''che la Soprintendenza risponda'' e che ''ha due alternative: farlo da sola, oppure lo facciamo noi e mandiamo il conto a Roma''. Per Renzi ''non è accettabile che si parli tanto di far rispettare il decoro dagli altri e poi non si sia pronti, in prima persona, a fare quello che serve perché Firenze sia più bella e più pulita''.

 

In proposito del problema dei graffiti in città un nostro lettore, Massimo Moresi, ha mandato una testimonianza su ciò che ha visto in prossimità del museo dell'Accademia: "Mentre tornavo dal lavoro, passando da via Ricasoli, ho trovato qualcuno che ha pensato di coprire i graffiti con tantissimi quadri. Questi rendono il muro dell' Accademia non proprio consono all'importanza che ne riveste!"
 

 

"Mi è sembrata quasi un'apparizione: alle 7 del mattino il muro era pieno di quadri raffiguranti dei ritratti (fra i quali si poteva notare quello del nostro sindaco, di Obama, di Sarkozi, del Dalai Lama, di Berlusconi e cosi via tanti altri). Ho intravisto questo giovane artista che si occupava meticolosamente di questa 'installazione' e via via che i turisti arrivavano si intrattenevano su questi quadri ingannando così la lunga attesa che li aspettava per poter accedere al tempio dell'arte classica. Fuori dall'Accademia una mostra di arte contemporanea, di matrice sicuramente espressionista, era gratis a disposizione di tutti!"