Contrabbando di sigarette, maxioperazione a Trento: 88 arresti e 301 denunce

I carichi arrivavano in Italia da Polonia, Ucraina, Ungheria e Grecia attraverso i valichi del Brennero, San Candido, Tarvisio e Trieste e i porti di Ancona, Bari e Brindisi

Sequestro di maxicarico di sigarette a Trento

Sequestro di maxicarico di sigarette a Trento

Trento, 27 gennaio - La Guardia di finanza di Trento ha smantellato cinque organizzazioni criminali per contrabbando dall'Est Europa e dalla Grecia di 106 tonnellate di sigarette, 530mila 'stecche' pari a oltre 5 milioni di pacchetti. Il valore al dettaglio è pari a 27 milioni di euro. Le indagini sono durate sei anni e hanno portato all'arresto in flagranza di 88 contrabbandieri. Altre 301 persone state denunciate: si tratta di italiani, greci, tedeschi, russi, ucraini, polacchi, moldavi, kazaki, bulgari, magiari, lettoni, lituani, argentini, romeni e slovacchi, tra cui un ex campione di pallamano ucraino che era a capo di una delle organizzazioni. Associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi, aggravata dalla dimensione transnazionale, il reato contestato. 

Le sigarette venivano nascoste oltre che nei tir anche in ambulanze e in camper. Nascoste in doppi fondi e carichi di copertura, in alcuni casi erano infilate all'interno di finestre, porte e persino rotoli di moquette e pannelli solari. Gran parte dei 60 mezzi sequestrati sono stati assegnati alla Croce Rossa, ai Vigili del Fuoco ed alla Protezione civile e in alcuni casi sono stati usati in missioni umanitarie durante il terremoto de L'Aquila o l'alluvione in Bosnia, altri sono stati dedicati al contrasto della criminalità organizzata. Sequestrato anche un magazzino e materiale 'di copertura' per alcune centinaia di migliaia di euro. I carichi arrivavano in Italia da Polonia, Ucraina, Ungheria e Grecia attraverso i valichi del Brennero, San Candido, Tarvisio e Trieste e i porti di Ancona, Bari e Brindisi, per essere destinati al mercato clandestino nazionale, soprattutto a quello dell'area partenopea e dell'agro aversano. Il valore al dettaglio delle sigarette sequestrate è pari a 27 milioni di euro, con un danno all'erario accertato per quasi 21 milioni di euro per Iva, imposte di consumo e dazi doganali evasi, nonché sanzioni elevate per 2,5 miliardi.