Roma, 15 settembre 2014 - Ancora una fumata nera per l'elezione della Consulta. Si è fermato a 530 voti Donato Bruno, mentre a 529 Luciano Violante. Il quorum previsto per l'elezione dei magistrati di Corte Costituzionale è di 570.
Il presidente della Camera Laura Boldrini, in conferenza dei capigruppo, ha annunciato che si torna a votare domani alle 18. I capigruppo del Pd Roberto Speranza e di Fi Renato Brunetta assicurano che anche domani si insisterà con il ticket Violante-Bruno. "Con un numero così elevato di voti - spiega Brunetta - non si abbandonano questi candidati, serve un altro sforzo". L'accordo sui giudici della Consulta e sui membri laici del Csm "tiene", secondo il vice-segretario Pd Lorenzo Guerini. Interpellato telefonicamente, Guerini spiega che quello di oggi è stato "un problema legato alle assenze" e che "domani tutto si risolverà".
Alla votazione per la Consulta gli assenti sono stati in tutto 107, di cui solo 9 nel Pd, più uno in missione. In FI invece non hanno votato in 16 (4 senatori e 12 deputati), mentre in Ncd non si sono presentati in 9 (5 senatori e 4 deputati). Tutti presenti in SC, mentre in PI non hanno votato in 6 (2 senatori e 4 deputati); nella Lega hanno disertato in 6 (3 deputati, 3 senatori); nel Misto 19 (9 senatori e 10 deputati); 7 di Sel. Maggior numero di assenze nel M5S: 12 senatori e 13 deputati. Tre gli assenti in Gal e 4 in FdI; Autonomie 3.
Fumata bianca invece per tre candidati al Csm. Sono stati eletti Elisabetta Casellati di Forza Italia (489 voti) e con un ex aequo di 486 voti Teresa Bene, candidata in area Pd, e Renato Balduzzi per Scelta civica. Non ce l'ha fatta l'altro candidato di Fi Luigi Vitali e un quinto. Ci vorrà quindi una nuova seduta anche per il Csm i cui membri laici scelti dal Parlamento sono in tutto 8 (eletti nelle scorse sedute Legnini, Fanfani e Leone). Il quorum richiesto per il Csm era di 482 voti, cioè la maggioranza dei presenti alla seduta comune.