E’ qui la festa: centro ’invaso’

Ma scoppia la polemica per i turisti bloccati ai varchi

Il taglio delle torta sul palco in piazza del Popolo

Il taglio delle torta sul palco in piazza del Popolo

Tutto secondo copione per la notte bianca di Montecatini, quest’anno favorita da un clima perfetto (nel 2015 fu rinviata più volte per pioggia). Migliaia di persone – in gran parte giovanissimi, ma non mancavano certo le famiglie – si sono riversate già dalle 22 e fino alle 2 sui due principali assi del centro: da corso Roma a corso Matteotti e da piazza del Popolo al piazzale Tettuccio. Musica per tutti i gusti nelle diverse postazioni: classica alle Terme (California Youth Symphony al Tettuccio e la Montecatini City Band all’Excelsior), da discoteca e tanto ballo, anche grazie alla street band itinerante Archimossi, tutta al femminile. Lungo viale Verdi si è dislocato anche il mercatino, apprezzato da chi ha voluto vivere una notte un po’ meno frenetica. 

 

Sul palco montato davanti alla basilica si è prima esibito il dj Andrea Leporatti e poi la Piqued Jacks Band di emergenti rockettari toscani, prima dell’arrivo a tarda ora di Dolcenera, al secolo Emanuela Trane, alla quale era affidato il concerto-clou di questo 111° compleanno (dal 1905 appunto) della città. Prima ancora del via il classico taglio della torta, «inferto» dall’assessore Bruno Ialuna – ideatore della kermesse per nottambuli – e da altri amministratori comunali. 

 

Ma non sono mancate polemiche e proteste. Alcuni albergatori hanno telefonato a La Nazione per segnalare il blocco dei turisti ai varchi elettronici di corso Roma e di viale Amendola. A quest’ultimo, già alle 20 i vigili urbani fermavano tutte le auto di residenti e ospiti. Eugenio Pancioli, titolare del Grand Hotel Tamerici, ha vissuto direttamente il problema. «Ho chiamato l’assessore Bruno Ialuna – racconta – per segnalare il problema e lui si è gentilmente subito attivato per chiarire che i turisti potevano come sempre raggiungere gli hotel. Poco dopo però il blocco è stato ripristinato. E’ una situazione inconcepibile».