Terremoto, dalla paura all'oblio

Il commento

Firenze, 12 agosto 2017 - Per capire come stia procedendo la ricostruzione post-sisma, dopo i terremoti che hanno devastato il Centro Italia a partire da quelli di Accumoli e Arquata del Tronto registrati un anno fa, basta andare a vedere cosa è successo ai terremotati marchigiani che, nei primi momenti dell’emergenza, erano stati trasferiti negli alberghi delle località marittime della costa. Interi paesi erano stati presi, impacchettati e trasferiti in residence e resort. Qualche mese fa, quando è iniziata la stagione turistica, i terremotati hanno dovuto lasciare spazio ai turisti. In alcuni casi, per distinguere gli sfollati da chi in quegli alberghi ci va per godere del sole e del mare, sono stati distribuiti degli squallidi braccialetti. E non è colpa degli albergatori, visto che i rimborsi assicurati dallo Stato per ogni terremotato, arrivano con mesi e mesi di ritardo.

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha annunciato pochi giorni fa un miliardo di interventi. Numeri che stridono con altri dati molto meno rassicuranti, quelli relativi al numero di casette consegnate e alla percentuale di macerie smaltite. I paesi dell’ascolano e del maceratese interessati dal sisma sono ancora oggi, dopo tanti mesi, un tappeto di detriti, che ricordano il terrore e l’angoscia di quei momenti.

Sono 534 invece le casette consegnate rispetto alle 3.827 necessarie. Davanti a questi numeri molte colpe sono da attribuire al neo-dimissionario capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.

In merito alle dimissioni dell’ormai ex capo della Protezione Civile Curcio credo che sia stato un atto doveroso dato il poco o niente che ha potuto fare sulla ricostruzione post sisma nelle zone terremotate. Il Governo e la Regione Marche hanno gestito in modo scandaloso il tutto. Considerando che ancora oggi nelle Marche ci sono le macerie, molta gente deve tornare a vivere nelle proprie abitazioni e moltissimi allevatori e gestori di attività commerciali non hanno risposte chiare consiglio al Governatore della Regione Marche Ceriscioli di prendere atto dell’incapacità politica di questa giunta regionale e di dimettersi anche lui. Se ci fosse stato il tanto vituperato Bertolaso tutto questo sono sicuro che non sarebbe successo.

Arquata del Tronto, Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera: c’è ancora oltre il 90 per cento delle macerie prodotte dal terremoto. Così succede in Italia, un anno è sufficiente, perché la solidarietà di un’intera nazione cada velocemente nell’oblio.

* Andrea Putzu è dirigente nazionale di Fratelli d’Italia