Stop affittopoli, ora trasparenza

Il comento

Luigi Caroppo

Luigi Caroppo

Firenze, 11 maggio 2017 - La procura regionale della Corte dei Conti ha citato in giudizio un’ex soprintendente ai beni architettonici di Firenze e una funzionaria della stessa soprintendenza per il presunto danno erariale di quasi tre milioni di euro su affitti di appartamenti demaniali ad alto pregio storico-artistico ed architettonico, concessi a prezzi più bassi rispetto a quelli di mercato dal 2012 al 2016.

Gli alloggi sono ubicati dentro palazzi e ville vincolate e ad alta valenza monumentale. E in particolare (anche se bisognosi di manutenzione) tanto per capirsi nel parco monumentale di Boboli, all’interno delle ville medicee di Castello, della Petraia, nelle ex scuderie reali di Porta Romana e di Poggio a Caiano. Fu un’inchiesta, a più riprese, de La Nazione, a sollevare l’affittopoli nostrana. Il neo direttore del polo museale Uffizi-Pitti-Boboli Eike Schmidt nei mesi scorsi ha promesso un giro di vite grazie a un nuovo regolamento nazionale. Aspettiamo che l’operazione trasparenza si concretizzi al più presto. Per troppo tempo gli affitti di favore sono stati oscurati.