Solidarietà da montagna a montagna

Il commento

Cristina Privitera

Cristina Privitera

Pistoia, 22  gennaio 2017 - È una solidarietà speciale quella che passa da gente di montagna ad altra gente di montagna. Qualche centinaio di chilometri di distanza che diventa vicinanza concreta per ridurre almeno un po’ gli enormi disagi del momento. In giornate così difficili, talvolta disperate, per i terremotati di Accumoli e dintorni, un piccolo grande gesto di chi vive sulla Montagna pistoiese può così diventare il simbolo della generosità spontanea ma sincera. In quattro e quattr’otto, complice la velocità di diffusione dei social, l’appello lanciato da Federico Pagliai, scrittore di montagna, infermiere dell’emergenza, membro del Soccorso alpino e presidente del festival non solo letterario LetterAppenninica, ha mobilitato decine e decine di persone soprattutto della Montagna pistoiese invitate a dare un contributo in sette centri di raccolta per acquistare sale da mandare nelle zone terremotate assediate dal ghiaccio. La risposta è stata così rapida e corale da commuovere.    Neanche due giorni e quei pancali con 110 quintali di sale sono già stati consegnati a destinazione, in mani sicure che lo utilizzeranno a breve. Magari non risolverà grandi problemi, ma servirà sicuramente a liberare le strade. Perché ora il sale serve. E non ce n’è mai abbastanza. Così ha detto la comunità di quella parte di Appennino piegata da terremoto e maltempo. E così ha subito recepito e risposto la comunità di montagna dell’Appennino pistoiese. Entrambe sanno bene che significa essere isolati, quando caparbiamente si continua a vivere in borghi inerpicati sui monti, dove di comodità ce ne sono molte meno che a valle. «Ci sono momenti in cui è giusto trovarsi in una piazza per parlare di libri e storie che raccontano le nostre montagne – dice Pagliai – e altri in cui le chiacchiere non servono a nulla. Ma serve il fare». Beh oggi qualcosa è stato fatto.