La Sanità sia pubblica per tutti

La "Nazione" risponde ai lettori

Firenze, 25 giugno 2017 - Cara Nazione, molte volte il giornale ha affrontato il problema della sanità pubblica. Io non sono di quelle persone che protesta tanto per fare, ma vorrei che il sistema toscano, spesso portato a modello, migliorasse sensibilmente specialemente per le liste di attesa degli esami specialistici

Grazia Semplici

Gentile signora Semplici, il problema dell’efficienza della sanità pubblica è sempre di estrema attualità. E in particolare quello delle lunghissime, quasi estenuanti, liste di attesa per gli esami specialistici. Molti i tentativi fatti negli anni per migliorare un sistema che però è rimastoo al palo. In questi ultimi giorni la Cgil protesta e scende in piazza, la Cisl preferisce la proposta alla piazza, l’assessore regionale Saccardi replica alle accuse da sinistra. Un dato è certo: anche nella nostra regione la spesa privata per prestazioni sanitarie cresce, come dall’analisi della Cisl: in media ogni famiglia spende 1200 euro l’anno; in totale quasi 2 miliardi di euro, a cui si aggiungono 3,8 miliardi di spesa privata per servizi sociosanitari. Il rischio da cancellare al più presto è che chi può spendere si cura e chi non può rinuncia a curarsi. Se il pericolo si tramutasse in realtà non saremmo più nella Toscana felix. E allora? L’assessore Saccardi sta lavorando per allargare l’offerta di prestazioni specialistiche appoggiandosi al privato sociale (onlus, misericordie, pubbliche assistenze). Può essere la strada giusta. Confidiamo di vedere presto i risultati.