I frigoriferi della Raggi

Il direttore de La Nazione risponde ai lettori

Pierfrancesco De Robertis

Pierfrancesco De Robertis

Firenze, 27 ottobre 2016 - Caro direttore, ho visto che il sindaco di Roma Virginia Raggi ha paventato il complotto del frigorifero, spiegando che qualcuno, per far fare brutta figura ai grillini, si è impegnato a non raccogliere di notte i rifiuti ingombranti, come, appunto, i frigoriferi. Ma le pare possibile?

Fabio Di Bello, Narni

Caro Di Bello, mi pare che ancora una volta la sindaca di Roma abbia perso un’occasione per tacere. Pensare che ci sia un «Grande fratello» che controlla la raccolta dei frigoriferi e dei divani abbandondati mi pare fuori dal reale. A Roma non funziona niente, e quindi anche una non-raccolta farebbe fatica a marciare. Credo invece che a non andare per il verso giusto sia l’esperienza dei Cinque Stelle nella capitale, che ha attraversato momenti tragicomici (un assessore dimessionato a settimana) e che solo in apparenza ha da qualche settimana imboccato una strada più tranquilla. Ma se queste sono le idee del sindaco sulla racconta dei rifiuti, uno dei punti dolens dell’amministrazione cittadina, non dubito che tra poco ne sentiremo riparlare.