Alga tossica, il vero pericolo è la burocrazia

Il commento

Marzio Pelù

Marzio Pelù

Firenze, 6 giugno 2017 - «MA non potevano pensarci prima?!?» ...quante volte avremo pronunciato questa frase? Del resto i problemi che dipendono dalle pubbliche amministrazioni vengono sempre risolti con grande ritardo e noi, da buoni cittadini che pagano le tasse, ce la prendiamo con chi ci governa. Forse però quello che sta succedendo in questi giorni a Massa fa ancora più rabbia: da anni, in mare, d’estate, compare l’alga tossica che provoca disturbi ai bagnanti e costringe il Comune a vietare la balneazione per brevi periodi in alcuni specchi d’acqua; quest’anno l’amministrazione massese, per la prima volta, aveva messo le mani avanti preparando già a febbraio un progetto per contrastare il proliferare della famigerata alga; ma, da febbraio a giugno, non sono ancora stati superati tutti i mille paletti della folle burocrazia italiana e manca ancora l’ok della Regione Toscana (al tardo pomeriggio di ieri ancora non era arrivato).

Quindi i lavori anti-alga o non partiranno o, nella migliore delle ipotesi, inizieranno nel bel mezzo della stagione estiva, con le spiagge affollate e tutti i problemi, i disagi, i pericoli del caso. Il progetto prevede infatti la movimentazione della sabbia nei fondali per evitare la fioritura dell’alga, in particolare nella zona delle “vasche” create dalle scogliere anti-erosione, dove l’acqua ristagna ed è più calda. Ebbene sì: una volta che «ci avevano pensato prima», è andata male lo stesso. Come dire: comunque vada, sarà un insuccesso...