Se la pancia non va giù

Il commento

Firenze, 5 novembre 2017 - Se vi capita di guardarvi nudi allo specchio dopo una doccia calda potreste accorgervi che il vostro volume addominale è aumentato ed è comparsa una bella pancetta. Ecco la decisione finale: basta mangiare, il cibo rovina fisico e salute. Il digiuno non è certo una pratica sconosciuta. Nella tradizione cattolica il digiuno, ritenuto strumento di purificazione, è quello del venerdì magro, con l’astinenza da carne e vino. Nella tradizione ebraica ugualmente, ci sono vari giorni di digiuno. Per il periodo del Ramadan ai musulmani è richiesto di non mangiare dall’alba al tramonto. Nell’Italia contadina  fino al primo dopoguerra, il mangiare a sazietà era riservato a poche occasioni della vita. In tempi recenti, diverse diete di moda si basano proprio sul principio del digiuno. Ci sono poi anche i regimi dietetici con poche calorie al giorno che per la maggior parte delle persone diventa impossibile da seguire.

Durante il digiuno la maggior parte degli organi utilizza i grassi risparmiando glucosio per il cervello. Le richieste cerebrali di glucosio ammontano a 4 g/ora, mentre quelle di altri tessuti si attestano a 1,5 g/ora. Dal momento che il fegato non riesce a ricavare metabolicamente più di 3 g di glucosio all’ora, è costretto ad attivare una via metabolica che utilizza aminoacidi provenienti dalle proteine presenti nei muscoli. Il peso del corpo via i via si riduce bruciando le proprie riserve caloriche.

Permettetemi due riflessioni finali. La prima: mangiamo troppo, eccessi alimentari e sedentarietà sono tra le primissime cause di morte nei Paesi industrializzati e anche in Italia. Un’alimentazione moderatamente ipocalorica è una delle migliori strategie per vivere più a lungo e in salute. La seconda: Gesù fu condotto nel deserto per essere tentato dal diavolo. E dopo aver digiunato 40 giorni e 40 notti alla fine ebbe fame. Il tentatore gli disse: «Se sei figlio di Dio fa che queste pietre siano pane». Egli rispose: «Non di solo pane vivrà l’uomo».

* Stefano Grifoni è direttore del Pronto soccorso di Careggi, Firenze