Misericordie, sfida al futuro

Il commento

Firenze, 22 dicembre 2017 - Quando fu fondata la prima delle nostre confraternite, a Firenze nel 1244, Dante Alighieri non era ancora nato e in piazza del Duomo il Duomo non c’era: i lavori per Santa Maria del Fiore sarebbe iniziati solo 50 anni dopo. La prima realtà di volontariato organizzato nata al mondo, questo sono le Misericordie. A otto secoli di distanza siamo ancora l’associazione di volontariato più diffusa e numericamente importante in Toscana, con 400 sedi e 300mila confratelli. Sabato scorso le Misericordie toscane si sono riunite in assemblea a Pisa e il dato più importante scaturitone non è la mia conferma a presidente, quanto la ritrovata unità di tutte le 311 Misericordie toscane all’interno della Federazione regionale.

Su questa base la Toscana si candida ad essere un punto di riferimento per tutto il movimento delle Misericordie, anche a livello nazionale e anche con altre realtà di volontariato cristiano che svolgono le stesse nostre attività (ad esempio le Croci Bianche diffuse nel Nord Italia), per la costituzione di una rete nazionale, nella logica dettata dal nuovo Codice del terzo settore.

Proprio sulla nuova normativa nazionale che regolamenta il volontariato occorrerà che ci sia grande attenzione e che si possa incidere nella sua attuazione, perché da un’opportunità non diventi un vincolo per il settore. Viviamo una fase difficile, in cui il welfare pubblico arretra mentre i bisogni crescono.

Aumentano le persone che chiedono aiuto alle nostre sedi anche dal punto di vista alimentare.

E se fino a poco tempo fa l’80% erano stanieri, ormai siamo arrivati al 50 e 50 con gli italiani: e non perché sono diminuiti gli stranieri. Anche la casa è sempre più un problema, tanto che alcune Misericordie si stanno organizzando per dare una risposta anche su quel fronte. Le sfide per il futuro sono tante e difficili, a volte nuove come le ludopatie, ma se sapremo fare quel che abbiamo fatto in 8 secoli di vita, ovvero leggere i bisogni del presente mantenendo saldi i nostri valori storici, terremo il passo!

* Alberto Corsinovi è presidente Federazione Misericordie della Toscana