Truffe odiose, ma i truffati spesso ingenui

Il direttore de La Nazione risponde ai lettori

Pier Francesco De Robertis

Pier Francesco De Robertis

Firenze, 29 arile 2017 -  Caro direttore, ho letto la notizia che avete pubblicato ieri su una truffa a un anziano di Pitigliano. L’uomo ha comprato via internet un Rolex Daytona pagandolo 3.500 euro con un bonifico bancario, ma il pacco non è arrivato. Chiedo: si riuscirà mai a arginare questo fenomeno delle truffe?

Barbara Ponzellato

Cara signora Ponzellato, guardi non vorrei mancare di rispetto a nessuno, ma credo che a un certo punto occorra essere anche un po’ attenti. Un Rolex Daytona non si compra su internet, magari sperando di risparmiare qualcosa. Sono oggetti di pregio e quindi occorre essere sicuri della loro provenienza. Non serve la «Rete». Se non ci si può permettere di acquistarlo in un «normale» negozio, allora semplicemente non si compra. Esistono tanti orologi meno costosi e altrettanto buoni di un Rolex, o se proprio non si riesce a resistere alla tentazione dell’orologio di marca ce ne sono di «veri» falsi, autentici falsi, che da un cinese o in qualche mercatino si pagano pochi euro...

Le truffe infatti non sono tutte uguali. Ci sono quelle in cui la vittima è davvero vittima, nel senso che obiettivamente non aveva gli strumenti per difendersi, e quelle in cui la dabbenaggine del truffato fa la sua parte. Un Rolex comprato sul web fa parte di queste ultime. Sinceramente il povero pensionato di Pitigliano non mi fa troppa pena.