La Pira, libertà contro le ideologie

Il commento

Firenze, 3 novembre 2017 - «La Pira e la Dc. Una storia di libertà contro le ideologie totalitarie del XX secolo»: il libro di Giovanni Pallanti sarà presentato sabato 4 novembre alle 11 a Firenze nella sala Gonfalone a Palazzo del Pegaso. Modera il direttore de La Nazione Francesco Carrassi. partecipano tra gli altri Eugenio Giani e Pier Ferdinando Casini

Ho scritto un libro dal titolo “La Pira e la Dc, una storia di libertà contro le ideologie totalitarie del XX° secolo”, edizioni SEF, 106 Pagine. Nel 40° della morte del Sindaco Santo di Firenze ho raccolto alcuni documenti, già editi ma poco conosciuti, per una colpevole inerzia di chi si è impossessato della figura di Giorgio La Pira post mortem. La Pira nel 1938, quando il fascismo varò le leggi razziali, ruppe ogni indugio e si mise all’opposizione del Regime Fascista. Con la rivista “Principii” scrisse un articolo contro l’accordo di non belligeranza (di fatto un’alleanza politica e militare) tra Hitler e Stalin. Da quell’anno fino al 5 novembre 1977 La Pira si è battuto contro i totalitarismi di destra e di sinistra.

Le dittature fasciste e comuniste sono state le vere nemiche del professore siciliano che combatteva i regimi continuando a progettare ponti tra i popoli. La lezione di La Pira è proprio questa: si deve combattere la cultura autoritaria e dittatoriale dell’elite di destra e di sinistra salvaguardando sempre il diritto dei popoli alla emancipazione sociale e politica, alla libertà e alla pace. Nel 1951 La Pira sconfisse il comunista Mario Fabiani e diventò sindaco. Governò sempre ogni volta che fu al governo di Firenze o della Repubblica con i partiti laici e socialisti. Mai con i comunisti. Nonostante la documentazione storica che pubblico nel mio libro i cattocomunismi hanno cercato con sottile furbizia di rendere evanescente la partecipazione alla lotte per la libertà democratico cristiane La Pira. Nel libro vengono pubblicati documenti inoppugnabili e poco conosciuti.

Questo libro è un omaggio alla storia di tutti coloro che democraticamente si opposero alle dittature del Novecento, come fece Giorgio La Pira.