Infrastrutture in Toscana, palude immobile

Il commento

Firenze, 23 aprile 2017 - Dall’alta velocità alla paralisi. A Firenze si può. Il sottoattraversamento ferroviario che – dicevano – avrebbe annodato i binari di tutta Italia è ancora di là da venire. E, per quanto ne sappiamo, non ci sono ancora notizie certe di ciò che accadrà della profonda buca scavata per realizzare quella che avrebbe dovuto essere l’avveniristica stazione sotterranea progettata da Norman Foster. Si è parlato di un hub gomma-treno, ma di progetti, studi, date di inizio lavori non c’è traccia. E per chi doveva lavorare nei cantieri è un disastro.

Del resto in Toscana è l’intero fronte delle infrastrutture a soffrire. Vale per la pista dell’aeroporto di Peretola di cui – ancora – si attendono una fantomatica Via (Valutazione di impatto ambientale) e l’attuazione di una imponente serie di prescrizioni ambientali.

E alla fine non va tanto meglio nemmeno per la Tirrenica. Quarant’anni di attesa per i finanziamenti, poi la resa alla costruzione di un’ autostrada vista la cronica carenza di fondi dello Stato e ora si ricomincia da capo. Via ferro, via aria, via gomma, anzi no: praticamente immobili.