Fibre, alleate di stomaco e colon

Il commento

Firenze, 9 novembre 2017 - Perché c’è sempre più richiesta di attenzione alle fibre, quindi ai prodotti integrali, alle verdure, ai legumi ? La risposta è che fanno sicuramente bene, ma quante ne dovremmo assumere? E a cosa servono? Sono dei polisaccaridi, quindi degli zuccheri, in massima parte non utilizzabili a differenza per esempio dei ruminanti che riescono a trasformarli in zuccheri semplici per trarne energia. Sono molto importanti per il nostro organismo e sopratutto per la salute del nostro intestino in quanto riducono il contatto con sostanze tossiche e nocive, migliorando la flora batterica intestinale. Grazie ai nostri batteri intestinali alcune fibre vengono fermentate con produzione di acido propionico, acetico e butirrico, sostanze, alcune, particolarmente interessanti per le nostre cellule intestinali ma anche per abbassare il colesterolo.

Le fibre sono divise in non solubili presenti in particolare nei cereali integrali e verdure e solubili presenti in particolare sempre in ortaggi, frutta e legumi. Le fibre insolubili non fermentabili, hanno una forte azione imbibente e quindi si arricchiscono di acqua, aumentano la motilità intestinale ecco perchè indicate anche nelle forme di stipsi e contribuiscono alla prevenzione anche nei confronti del tumore del colon; le fibre solubili, fermentabili, invece grazie alla presenza di acqua creano una massa di tipo gelatinosa che oltre a dare più potere saziante a livello gastrico, riducono l’ assorbimento inoltre contribuiscono a controllare il metabolismo glucidico e non ultimo riducono il ph intestinale inibendo così i batteri patogeni. Ricchi di fibre: carciofi, broccoli, legumi, avena, mandorle (non spellate), cereali integrali, cavoli, cime di rapa, fichi secchi, prugne, melanzane, ecc. Ma quante fibre dobbiamo assumere? Per fare un esempio su una dieta da 2000 Kcal circa 25-30 gr di fibre. Attenzione: troppe fibre possono però ridurre l’assorbimento di micronutrienti e quindi di sali minerali e se utilizzate in eccesso in contemporanea ad assunzione di farmaci o integratori, possono ridurne l’effetto.

* Gianni Zocchi, nutrizionista