Più aperture per ferie

Il commento

Firenze, 15 agosto 2017 - E’ un nuovo modello di Ferragosto quello che quest’anno caratterizzerà la Toscana: partendo dal dato che anche l’intero mese di agosto non è più sinonimo di chiusura per le attività economiche delle città, soprattutto in quelle a forte vocazione turistica, la settimana clou, quella di Ferragosto, vedrà una percentuale di attività aperte che si attesta attorno al 65% nelle città e al 50% nei centri minori. Per avere un riferimento temporale negli anni ‘80, nella settimana di Ferragosto, la percentuale di attività chiuse era pari al 90%, mentre negli anni ‘90 era dell’80%. Gli imprenditori, cioè, hanno saputo rispondere alle nuove richieste da parte di turisti e residenti che, in misura sempre maggiore, arrivano e partono scaglionati per le vacanze; le città non si spopolano, non diventano isole deserte e le attività economiche rimangano aperte per rispondere alle esigenze che cambiano. Dobbiamo prendere atto che stiamo attraversando un periodo di forti cambiamenti, e gli imprenditori devono essere in grado di stare al passo e rispondere alle esigenze dei consumi.

STIAMO andando incontro ad una nuova concezione delle città: città aperte h24, con luci che non si spengono mai ed attività che non abbassano mai la saracinesca. E’ profondamente cambiata l’idea di Ferragosto nelle nostre città, le attività rimangono ‘aperte per ferie’ per riuscire a rispondere alle richieste dei turisti e dei residenti che non partono per le ferie. In Toscana dovremmo essere bravi a sfruttare il tema delle ‘aperture per ferie’ per spostare l’attenzione verso quei centri minori che non riescono ad attirare l’attenzione dei turisti. L’obiettivo è promuovere, anche, le località minori sfruttando la vicinanza ai principali poli di attrazione. Sorride, poi, anche l’industria turistica regionale. Dopo i primi cinque mesi con valori di crescita, grazie al buon andamento dei primi due mesi, del periodo pasquale e ai risultati importanti registrati nei ponti di primavera, anche i primi dati relativi ai due mesi estivi (giugno e luglio) inducono all’ottimismo. Si registra una crescita di 2,5 punti in percentuale rispetto allo stesso periodo del 2016 con una crescita maggiore per la clientela straniera, con valori positivi anche per la domanda italiana. Complice anche il gran caldo le località balneari hanno registrato valori positivi con punte molto elevate nei week end, ma valori positivi si sono registrate anche nelle località montane e nelle città d’arte. Sono queste le indicazioni emerse dall’indagine del Centro Studi Turistici di Firenze presso un campione di 695 imprese ricettive regionali.

* Nico Gronchi è presidente di Confesercenti Toscana