Decreto fiscale, ok per cittadini e professionisti

Il commento

Firenze, 19 novembre 2017 - Un quadro di semplificazione e di chiarezza che potrebbe giovare e imprenditori e cittadini. È quello che emerge dal decreto fiscale approvato mercoledì dalla Commissione Bilancio del Senato: i capisaldi sono la rottamazione bis delle cartelle esattoriali, equo compenso certificato e chiaro per i liberi professionisti, aliquote Iva invariate, estensione dello split payment, liberalizzazione in materia di collecting diritti d’autore e misure di sostegno per le Pmi. Grazie alla rottamazione bis, molti contribuenti potranno mettersi in regola con il fisco in quadro di concordia, senza dover pagare sanzioni e interessi moratori, mentre lo Stato potrà incassare per intero il dovuto, con certezza e senza strascichi o contenziosi. La norma in oggetto, infatti, estende la possibilità di ricorrere al beneficio della rottamazione non solo ai contribuenti che non hanno aderito alla precedente rottamazione o che si sono visti respingere la relativa istanza, ma anche a coloro che -pur avendo aderito- non siano riusciti ad adempiere al pagamento. Un segnale di distensione prezioso in una fase come quella che il nostro Paese sta attraversando.

Quante volte i liberi professionisti non si sono visti riconoscere congrui compensi? Ebbene, adesso il cosiddetto equo compenso è stato esteso a tutti i professionisti, anche a coloro che non debbano necessariamente appartenere ad un Ordine. Compreso nel decreto anche un obbligo comportamentale per le Pubbliche Amministrazioni, da oggi tenute a riconoscere l’equo compenso ai professionisti. In base alla disposizione, la parcella sarà conforme alla legge soltanto quando risulti proporzionale alla quantità e alla qualità del lavoro svolto.

Sul punto, non può non evidenziarsi come il volano di tale provvedimento sia stata proprio l’Avvocatura, che ha da sempre sostenuto l’introduzione di una norma a tutela della professione forense e, in generale, di tutte le professioni intellettuali, segnalando che l’abolizione dei minimi tariffari in Italia ha portato alla creazione di un mercato professionale falsato. Maggior rigore sarà garantito anche dall’estensione dello split payment agli enti pubblici economici nazionali, regionali e locali, alle fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche, alle società controllate direttamente o indirettamente da qualsiasi tipo di amministrazione pubblica e a società partecipate per almeno il 70% da qualsiasi amministrazione pubblica o società assoggettate a detto sistema.

Infine, si segnala la liberalizzazione in materia di collecting diritti d’autore: ora potranno affiancarsi alla Siae anche ulteriori organismi di gestione collettiva che opereranno nel settore, una misura che introdurrà la libera concorrenza in uno dei pochi mercati dove vigeva ancora una sostanziale regime di monopolio.

* Professore e avvocato